È giallo alla scuola secondaria di primo grado Giannone. La dirigente scolastica, i genitori e le attività commerciali della zona segnalano uno stop del cantiere da metà giugno ma il Comune si mostra sorpreso e dichiara di non saperne nulla. Lo storico complesso di corso Giannone è sottoposto ad interventi di recupero architettonico, impiantistico e statico dallo scorso mese di ottobre. Qui gli operai sono al lavoro per il miglioramento strutturale dei corpi ottocenteschi e dell'ex chiostro cinquecentesco. Da qualche settimana però, come documentato dalle foto scattate, il cantiere appare fermo. All'origine dello stop ci sarebbero, sembra, motivazioni di natura economica e burocratica. «Due settimane fa - precisa la preside Maria Bianco - il direttore dei lavori mi spiegò di dover sospendere l'intervento, da allora però non mi risulta sia più ripreso. Il timore è che questa interruzione possa ritardare il completamento dell'opera e che la scuola non sia pronta per settembre, come invece ci auguravamo».
Nel corso dell'anno scolastico che si è appena concluso, una parte degli studenti- una ottantina circa su 387 - è stata infatti trasferita altrove per consentire agli operai di lavorare, in alcune sezioni del complesso, senza arrecare danni o disagi.
L'intervento cui è stata sottoposta la scuola media, è finanziato con fondi Miur per l'importo di 2.143.900,80 euro, e risulta essere particolarmente complesso. Prevede, tra gli altri, il miglioramento statico e un recupero degli impianti mirato alla rifunzionalizzazione delle aule e di altri spazi della didattica quali laboratori, biblioteca, locali insonorizzati e soprattutto un auditorium di ultima generazione. Prevista anche la riqualificazione delle facciate, sia quelle interne che quelle esterne, e soprattutto l'abbattimento e la realizzazione di una nuova palestra che comporterà una ulteriore spesa di 1.369.963,65 euro, così come indicato nel piano triennale delle opere pubbliche. Il complesso si estende su una superficie coperta di circa 3mila metri quadrati e dispone di un'area libera di circa 2.300 metri quadrati, si articola in diversi corpi di fabbrica, edificati in tempi e modi diversi. I corpi A e C interessati ai lavori sono quelli più antichi e rappresentativi della storia della città. Il corpo A include il chiostro cinquecentesco dell'ex convento di Sant'Antonio e ampliamenti ottocenteschi, il corpo C è un ampliamento di inizio Novecento.
«Il cuore del progetto - spiegò l'amministrazione all'avvio dell'opera - è il recupero del corpo cinquecentesco e il restauro dei successivi ampliamenti ottocenteschi. Al piano terra la riapertura degli archi, che formavano il Chiostro, permetterà di avere una serie di ambienti disponibili, che potranno essere utilizzati dalla scuola per una molteplicità di funzioni, in primis attività di laboratorio. Inoltre, la tipologia degli spazi, la facilità di accesso, la disposizione, l'illuminazione naturale permetteranno di fruire di questi luoghi anche per realizzare attività espositive o culturali di altro genere, organizzate dal Comune o da altre realtà associative della città». Attraverso i fondi del Pnrr verranno svolti anche interventi di manutenzione straordinaria per circa otto milioni di euro al vicino ex orfanotrofio di Sant'Antonio per ricavare nuovi spazi da destinare alla scuola Giannone e consentirne così l'ampliamento.