Rave party in campagna, sgomberati mille giovani

Rave party in campagna, sgomberati mille giovani
di Giuseppe Miretto
Martedì 18 Aprile 2017, 11:27
2 Minuti di Lettura
CASERTA - Circa 25 kilowatt di musica elettronica a tutto volume al ritmo di 150-150 battiti al minuto, in piena notte si sono abbattuti sulle aree residenziali periferiche di Maddaloni (area via Cancello) e Cancello Scalo (zona limitrofa allo stabilimento ex Gela). Sono state una Pasqua e una Pasquetta decisamente rumorose e soprattutto insonni per quanti vivono o sono confinanti con «località Calabricito» perchè sulla vasta area di confine con il territorio di Acerra, è arrivata l’inaspettata onda d’urto sonora del «Pasquatek», tradizionale rave party del lungo week-end pasquale, che si è tenuto vicino alle sorgenti del Riullo, nell’area demaniale del parco archeologico dell’antica Suessola. Poco più di un migliaio di ragazzi, provenienti da ogni angolo d’Italia (secondo le stime dei carabinieri e dei residenti al massimo 1500 persone) hanno occupato gli spazi e i campi addossati all’autostrada Caserta-Salerno. È stato un evento inatteso e non annunciato da alcuna forma ufficiale di organizzazione. «Oltre al frastuono notturno – testimonia Fabrizio Crisci (Comitato civico Abc di Maddaloni)- ci siamo accorti della presenza dei tanti giovani all’alba, quando abbiamo scoperto che l’area delle sorgenti era stata trasformata in un vasto parcheggio con annesso campeggio dominati da un muro di altoparlanti, detto in gergo sound, eretto sotto i ponti dell’A30».
Più che una notte di sorpresa è stata una notte di protesta. «Poiché la matematica non è un’ opinione –spiega l’ingegnere Michele Affinito, residente a Cancello Scalo- stando alle indicazioni dei carabinieri della compagnia di Maddaloni, che hanno raccolto le segnalazioni dei residenti ed eseguito controlli, la richiesta di far cessare il frastuono e ottenere uno sgombero d’autorità avrebbe richiesto un dispiegamento enorme di forze dell’ordine».
In assenza di disordini, al netto dell’alto impatto acustico, le forze dell’ordine hanno gestito il fenomeno lasciando che rimanesse circoscritto, in attesa della smobilitazione. «Dopo l’esondazione nel giorno di Pasqua del collettore ex Casmez –commenta Crisci- che ha sommerso via Cancello di liquami, le molestie sonore notturne non previste hanno trasformato il week end pasquale in un incubo. L’area tra Maddaloni, Cancello e Acerra resta una zona vulnerabile e a rischio, perché è permeabile alle incursioni: i giovani per il rave party e i professionisti dello smaltimento dei rifiuti che continuano ad alimentare discariche clandestine». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA