Marcianise. Estorsione, il gip del tribunale scarcera il consigliere comunale Guerriero

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere caso Marcianise
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere caso Marcianise
di Mary Liguori
Sabato 2 Luglio 2016, 08:14 - Ultimo agg. 13:45
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Marcianise. Il gip Tommaso Perrella non ha convalidato il fermo e ha rigettato la richiesta di misura cautelare nei confronti di Raffaele Guerriero, mentre ha applicato l’arresto in carcere per Tommaso Del Gaudio per l’estorsione, ma è caduta l’aggravante del metodo mafioso. Colpo di scena, ieri sera.  Si sono difesi, respingendo tutte le accuse a loro carico, Del Gaudio e Guerriero, rappresentati dagli avvocati Angelo Raucci e Rosario Avenia, il primo, e Giuseppe Stellato, il secondo.

La Procura, per i due, aveva ipotizzato il reato di estorsione aggravata e continuata nei confronti dei titolari della Dhi, l’azienda per la quale lavoravano fino a due giorni fa. Accusa crollata nei confronti del politico Pd di Marcianise, proclamato ieri in Consiglio, che da ieri alle 23 e 30, è tornato in libertà. Il gip Perrella ha depositato la decisione dopo una lunga camera di consiglio.

Fino a tarda serata, non aveva ancora reso nota la sua decisione in merito alla convalida del fermo del pm. All’esame, l’ipotesi accusatoria tratteggiata dai sostituti procuratori Antimafia, Maurizio Giordano e Alessandro D’Alessio, secondo la quale Del Gaudio e Guerriero avrebbero vessato il loro datore di lavoro, titolare della Dhi Holding, azienda che gestisce la raccolta rifiuti in diversi comuni della provincia di Caserta.
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