Matrimoni in calo del 4 per cento: nozze over trenta e separazioni precoci

Matrimoni in calo del 4 per cento: nozze over trenta e separazioni precoci
di Daniela Volpecina
Sabato 21 Novembre 2015, 13:29 - Ultimo agg. 16 Novembre, 13:29
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Ci si sposa meno. Ci si sposa tardi. Ci si separa prima. È questo il quadro che emerge dall’ultima indagine sui matrimoni e i divorzi realizzato su scala nazionale dall’Istat che assegna alla Campania la palma di regione con il maggiore incremento delle separazioni. Il periodo preso in considerazione dall’Istituto di statistica è quello compreso tra il 2008 e il 2014. Sei anni particolarmente indicativi durante i quali il matrimonio in provincia di Caserta e in tutta la Campania ha fatto registrare una flessione del 4 per cento. La diminuzione riguarda soprattutto le prime nozze tra sposi di cittadinanza italiana. Ciò anche perché i giovani sono sempre meno numerosi per effetto della prolungata riduzione delle nascite. Diminuisce anche la propensione a sposarsi. Lo testimonia il fatto che al fatidico «sì» ci si arriva in età sempre più matura. La media è di 34 anni per gli uomini e 31 per le donne. In calo pure le seconde nozze anche se i numeri sono meno vistosi. Mentre fa discutere l’aumento dei matrimoni celebrati con rito civile. In Campania non ha ancora superato quello religioso, come accaduto invece nelle regioni del Centro-Nord, ma la soglia raggiunta dal rito civile è comunque superiore al 20 per cento. Anche se, stando a quanto dichiarato dalla Curia vescovile di Caserta, si tratta di una crescita solo apparente. Una buona fetta di chi celebra il matrimonio al Comune spesso poi lo fa anche in chiesa.

Il nostro territorio non si sottrae poi a matrimoni misti ed è spesso teatro anche di unioni tra stranieri. Basti pensare che i casi in cui uno dei due sposi è di cittadinanza straniera rappresentano il 12 per cento del totale delle nozze celebrate nel 2014. Nella maggioranza delle situazioni è la sposa ad essere straniera e, in un caso su due, si tratta di una cittadina di un Paese dell’Est Europa.

Un capitolo a parte poi quello dedicato alle separazioni legali e ai divorzi. Se nel resto d’Italia il numero delle unioni che si scioglie si è stabilizzato rispetto ai dati registrati negli ultimi quattro anni rimanendo pressoché costante, in Campania e anche a Caserta assistiamo ad un incremento vertiginoso con valori più che triplicati. Si è passati da 70,1 a 254 separazioni per mille matrimoni. Diverso il caso dei divorzi che continuano a diminuire innanzitutto per effetto della crisi economica. Tra i casi di scioglimento non vanno sottovalutate infine le richieste di annullamento presentate dalle coppie al tribunale ecclesiastico. Solo in quello di Napoli, cui fa riferimento anche il casertano, pendono circa 300 cause.

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