Caserta, consorzio mozzarella
replica al sindaco: «legame col territorio»

Caserta, consorzio mozzarella replica al sindaco: «legame col territorio»
di Lorenzo Iuliano
Mercoledì 7 Dicembre 2016, 09:01
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CASERTA - Dopo la giornata d’inaugurazione della nuova sede nelle Regie cavallerizze della Reggia di Caserta, il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop rilancia il progetto fondato sulla sinergia tra agroalimentare di qualità e beni culturali, settore con cui ha cercato e creato ponti. La mozzarella di bufala campana Dop - il primo prodotto a denominazione di origine del centro sud Italia - diventa, con questo avvio, l’anello di congiunzione tra giovani, formazione e valorizzazione del territorio. E il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, ribadisce la centralità del territorio per realizzare l’ambizioso progetto, replicando, anche se in maniera velata, alle critiche piovute dal sindaco di Caserta, Carlo Marino, che era assente all’inaugurazione dei giorni scorsi, in aperta polemica sul piano di utilizzo delle Cavallerizze. Il primo cittadino chiede di sapere quale utilità può avere l’iniziativa per Caserta. A lui ha già risposto Felicori, rivendicando la concessione delle Cavallerizze, area in stato di abbandono. La nuova struttura prevede spazi destinati alla formazione, con il supporto anche di un’aula multimediale, e un caseificio didattico destinato ad attività di aggiornamento professionale degli operatori del settore. Ora anche il presidente Raimondo replica: «La casa del Consorzio è un progetto destinato ai giovani e al futuro della filiera con un forte legame con la tradizione e con il territorio. Si tratta di una iniziativa volta a valorizzare anche il territorio creando un volano tra i beni culturali e il patrimonio agroalimentare. Un progetto pilota che parte da Caserta – con anche un forte coinvolgimento dei giovani, vera anima del settore – ma potrebbe essere replicato da altre realtà nei differenti territori». 

Dell’importanza di investire in azione di sviluppo e di tutela del comparto della mozzarella di bufala campana Dop – settore fondamentale per l’economia della Regione Campania – aveva parlato anche il governatore Vincenzo De Luca che, nel corso della serata inaugurale, ha già annunciato «lo stanziamento di 8 milioni di euro per le attività di promozione del Consorzio». Un annuncio di rilievo considerando che la filiera produttiva della mozzarella offre lavoro a circa 15mila addetti, di cui il 34 per cento under 32. Ha confermato il suo impegno per le future attività di ricerca e sviluppo che saranno intraprese dal Consorzio nei prossimi mesi, nonché il suo ruolo di collegamento con il mondo accademico, Paolo De Castro, membro del Comitato scientifico del Consorzio insieme al rettore della Federico II Gaetano Manfredi e al docente Germano Mucchetti. Di sinergie tra le diverse realtà del comparto con l’obiettivo di generare un volano economico positivo per l’intero territorio, ha parlato anche il direttore Felicori. 
E i numeri della mozzarella di bufala campana fanno ben sperare per il futuro. Nel 2015 sono stati prodotti più di 41 milioni chili di mozzarella Dop (più 8,5 per cento sul 2014), di cui il 31 per cento esportato, principalmente in Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Svizzera, Spagna. I dati disponibili del primo semestre del 2016 segnano un aumento del 7 per cento rispetto all’anno scorso. Numeri in forte crescita che ora richiamano l’attenzione sulla necessità di formazione, ricerca e sviluppo coinvolgendo le nuove generazioni. 
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