Nasce «Comunità democratica»
la corrente Pd del sindaco Marino

Nasce «Comunità democratica» la corrente Pd del sindaco Marino
di Lorenzo Iuliano
Martedì 20 Settembre 2016, 09:35
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Nel Partito democratico casertano nasce la corrente del sindaco Carlo Marino. Tanti amministratori ma anche volti giovani e nuovi per «Comunità democratica», l’associazione che si stringe intorno al primo cittadino come riferimento politico. L’obiettivo è contribuire a ridare slancio al partito e non di creare ulteriori divisioni. Un movimento che ha preso forma agli inizi di settembre, dopo una fase di gestazione. Poi le prime riunioni e ora un appuntamento costante ogni due settimane. Un’area che dopo l’impegno e il successo alle amministrative, in particolare nel capoluogo, vuole mettere a frutto nella dialettica interna l’esperienza di governo. I «Marino boys» spaziano in tutta la provincia.

Fanno parte della rete di «Comunità democratica» Gennaro Falco, già presidente della commissione per il congresso, Carlo Corvino, dirigente provinciale e candidato alle ultime amministrative, come anche la giovane imprenditrice Mariana Funaro, gli avvocati Flavio Cristiano e Vincenzo Iorio, i consiglieri comunali di Casal di Principe Coronella e Puocci (usciti dalla maggioranza), da Gricignano il consigliere Gianluca Di Luise, da Maddaloni Clemente Gorgoglio e Luigi Pezzullo, a Caserta l’ex segretaria cittadina Cira Napoletano, poi Alessandro Porto, Teresa Menditto e Gaetano De Simone (candidato dei Verdi) e da Falciano Erasmo Fava (segretario cittadino Falciano). Sono pronti a darsi un origanigramma anche se la sede ufficiale manca ancora. La prima sfida riguarda il referendum. La corrente è promotrice già di tre comitati per il Sì: il primo è «Comunità democratica per il Sì» e ha come presidente Mariana Funaro, un altro è guidato da Monica Donvito mentre Cira Napoletano ha creato «Caserta sì».

La nuova area si aggiunge a quelle già strutturate e contribuisce ad arricchire la galassia del Pd casertano, oggi guidato dal commissario Franco Mirabelli. Sono diverse le anime Democrat in Terra di Lavoro. C’è il gruppo di Rifare l’Italia (che a livello nazionale fa capo al senatore Francesco Verducci) che ha come faro la senatrice Rosaria Capacchione e conta l’assessore al Comune di Caserta Franco De Michele, il segretario cittadino Enrico Tresca, la consigliera provinciale Raffaella Zagaria, i consiglieri del capoluogo Gianni Comunale e Matteo Donisi. L’associazione I-Dem è la creatura sul territorio dell’europarlamentareo Nicola Caputo.

È presieduta dall’avvocato di Falciano Carlo Cerrito. Restano fedelissimi di Caputo, tra gli altri, Peppe Roseto, Gianfranco Piccirillo a Orta di Atella, il presidente del consorzio idrico Pasquale Di Biasio, Alfonso Santagata di Alife, solo per citare alcuni. L’Area Dem di Franceschini trova nel casertano il suo leader nell’eurodeputata Pina Picierno, che è anche commissario del circolo di Maddaloni. Nel suo gruppo sono confluiti di recente consiglieri comunali come Antonio Ciontoli, ex Ds come Nicola Ucciero, riformisti come Alessandro Tartaglione a Marcianise e ancora Giovanni Centore, Stefano Lombardi e Rosida Baia, assessore a Santa Maria Capua Vetere nella giunta del sindaco Mirra, che flirta sempre più proprio con la Picierno, anche se non è iscritto al partito. Resiste anche il duo della deputata Camilla Sgambato e del consigliere regionale Stefano Graziano, dopo le traversie giudiziarie. Con loro il consigliere comunale di Aversa Marco Villano, i sindaci di Villa Literno Nicola Tamburrino e di Carinaro Marianna Dell’Aprovitola, il capogruppo alla Provincia Angelo Sglavo, il consigliere provinciale Basilio Vernile, il vicesindaco di Arienzo Vincenzo Crisci.

L’area dei Lab Dem, seguaci di Gianni Pittella si raggruppa intorno a Lucia Esposito, presidente del tavolo di partenariato della Regione. Tra i sindaci aderenti ci sono Vito Marotta di San Nicola e Giovanni Diana di Pastorano, oltre al vice di Sant’Angelo d’Alife Michele Caporaso. Nel capoluogo l’impegno di Enzo Battarra e Carlo Scatozza. E ancora c’è il gruppo dei Socialisti che ha in Gennaro Oliviero la bussola e conta in città esponenti storici passati al Pd come Mimmo Dell’Aquila, ma anche sindaci come Giuseppe Dell’Aversana a Sant’Arpino o Silvio Sasso a Sessa Aurunca. Una galassia variopinta che già scalda i motori in vista del prossimo congresso provinciale, che però non appare all’orizzonte. 
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