di Marilù Musto
Pignataro Maggiore. La quarta edizione della Vesuvio-Ventoux è partita dalle pendici del vulcano campano per arrivare sul traguardo del Ventoux il 14 agosto. Cinque ciclisti caleni hanno percorso, in dieci tappe, i 1500 km che separano il Vesuvio, simbolo della Campania, con il Mont Ventoux, simbolo della Provenza. La Vesuvio-Ventoux è una straordinaria e coraggiosa impresa, che vuole lanciare un ponte di amicizia e di fraternità tra i popoli. La manifestazione è organizzata dal Comitato Gemellaggio Pignataro Maggiore -Sault Europa 2000. Le comunità di Pignataro e di Sault hanno sottoscritto il Giuramento della fratellanza.
L'edizione di quest'anno della cicloturistica ha assunto un valore simbolo importante: con i ciclisti è salita in bici la speranza del rilancio del Vesuvio, dopo i devastanti incendi delle passare settimane.
Il gruppo taglierà il traguardo posto sulla vetta del Mont Ventuox, la montagna della Provenza tanto cara a Francesco Petrarca che la scalò nel 1336, il prossimo 14 agosto.
L'ultima tappa ha preso il via oggi dalla Piazza Europa al centro di Sault, in festa per la festa della lavanda e per la presenza dei cugini pignataresi, e come da tradizione decine di ciclisti francesi si sono uniti agli italiani nella scalata del monte ventoso.
Uno dei cinque ciclisti partiti dal Vesuvio ha portato con sè la gigantografia di Salvatore Rinaldi, un finanziere di Pignataro Maggiore morto a 34 anni qualche settimana fa, appassionato di ciclismo. Un tributo, un ricordo per chi ha amato questo sport.
Pignataro- Sault, la corsa
in bici per salvare il Vesuvio
Lunedì 14 Agosto 2017, 22:29
- Ultimo agg. 23:15
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