Processo Eco4, oggi la sentenza
per l'ex sottosegretario Cosentino

Processo Eco4, oggi la sentenza per l'ex sottosegretario Cosentino
di Mary Liguori
Giovedì 17 Novembre 2016, 11:15 - Ultimo agg. 14:37
2 Minuti di Lettura
Processo Eco4: è attesa per oggi la sentenza. Unico imputato Nicola Cosentino, che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa, a giudizio da sei anni dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nella provincia di Caserta. 
 
 


La Direzione distrettuale antimafia, rappresentata in aula dal sostituto procuratore Alessandro Milita, contesta all'ex sottosegretario di Forza Italia di aver ottenuto voti dal clan dei Casalesi in occasione di diverse tornate elettorali. Nel corso del dibattimento sono stati ascoltati 14 pentiti (tra i quali, il manager dei rifiuti Gaetano Vassallo). Numerosi sono stati anche i testi chiamati a deporre dalla difesa che, con gli avvocati Agostino De Caro e Stefano Montone, ha sostenuto l'innocenza dell'ex politico. Il pm Milita ha chiesto 16 anni di reclusione per Cosentino.

In aula presenti con l'ex sottosegretario i figli e i fratelli, mentre la moglie non sta assistendo all'udienza. Poco dopo mezzogiorno la replica del pubblico ministero all'arringa dei difensori, tenutasi la settimana scorsa.

Nel replicare al pm, i difensori di Cosentino hanno chiesto al collegio presieduto da Giampaolo Guglielmo di acquisire i verbali del pentito Giuseppe Misso, reggente del clan dei Casalesi tra il 2000 e il 2006. Il contenuto delle dichiarazioni rese dal collaboratore, pentito solo da pochi mesi, sarebbero - secondo la difesa - discrepanti rispetto al quadro accusatorio ricostruito durante il dibattimento. Ma il verdetto non si slitta.

L'ultimo colpo di scena del processo Eco4 è emerso nel corso della risposta dei difensori alla replica del pm.
Il pentito Misso - secondo gli avvocati - «ha raccontato che Cosentino partecipò a una gita in barca con Walter Schiavone, a Ventotene, e ha riferito che in quell'occasione Cosentino aveva un telefono Startac infilato nel costume da bagno, ma era il 2006 e in quel periodo la Motorola aveva commercializzato quel modello di cellulare nel mese di febbraio. Poco dopo Misso fu arrestato. Ciò significa che Cosentino avrebbe preso parte alla gita in barca in pieno inverno, cioè a febbraio, e dopo essere andato negli Stati Uniti a comprare lo Startac». Lo stesso Misso, hanno aggiunto i difensori, ha dichiarato che «il clan non ha mai appoggiato Cosentino alle elezioni, in una sola occasioni fu una mia iniziativa votare per lui, ma perse anche».  Tali dichiarazioni sono state acquisite nel corso del processo "Il Principe e la scheda ballerina" nell'udienza che si è tenuta ieri, e la difesa ne ha chiesto l'acquisizione anche nel processo in corso, tuttavia l'accordo non è stato raggiunto.

Il collegio si è chiuso in camera di consiglio. La sentenza non verrà letta prima delle 17.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA