Raid incendiario, Protezione civile senza sede

Raid incendiario, Protezione civile senza sede
di Attilio Nettuno
Martedì 28 Marzo 2017, 08:22
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CASERTA - Raid incendiario all’interno della sede della Protezione Civile di Caserta dove nella serata di domenica è stata distrutta dalle fiamme una jeep modello Defender. 
Tutto è accaduto dopo le 20. A quell’ora l’ultimo volontario, ancora presente, ha lasciato la sede del nucleo, a Tuoro. Ha chiuso la porta metallica all’ingresso, ubicata alla fine di una discesa accanto alla scuola elementare di vicolo Abbagnano, ed accostato il cancelletto esterno, lasciato sempre aperto. Tutto nella normalità. Nessuno poteva prevedere che da lì a poco si sarebbe scatenato l’inferno. Passa appena un’ora. Intorno alle 21 un odore acre e pungente si è diffuso nell’aria, dai locali alcuni residenti di vicolo Abbagnano hanno visto uscire del fumo denso e nero. Scatta l’allarme. 
Sul posto giunge immediatamente una squadra dei vigili del fuoco del comando di via Falcone, distante poche centinaia di metri. Ad essere divorato dalle fiamme un Defender, mezzo utilizzato dalla protezione civile sia per le attività antincendio (con l’aggancio di un modulo) sia per gli altri interventi di soccorso. L’arrivo repentino dei caschi rossi ha consentito di spegnere il rogo in pochi minuti evitando danni maggiori. Le fiamme, infatti, rischiavano di propagarsi al serbatoio, contenente gasolio, ed agli altri mezzi ed attrezzature custodite nel garage. Insomma, nonostante tutto, sarebbe potuta andare anche peggio.
Dopo aver domato l’incendio i vigili del fuoco hanno proceduto alle verifiche del caso. I rilievi lasciano pochi dubbi: l’incendio è di natura dolosa. A confermarlo le tracce di liquido infiammabile, probabilmente benzina, utilizzato per appiccare l’incendio e trovate nelle vicinanze del mezzo incendiato. In vicolo Abbagnano intanto è giunta la responsabile del nucleo, Tonia D’Aprea, che ha seguito con attenzione le operazioni dei soccorritori e denunciato tutto alla polizia, presente sul posto, che ha avviato le indagini del caso. Dai primi riscontri investigativi è emersa l’assenza di segni di infrazione delle porte. È questo uno degli aspetti più inquietanti dell’intera vicenda. Chi ha agito si è introdotto nella sede senza difficoltà, probabilmente era in possesso delle chiavi. Poi, una volta dentro, ha agito secondo un preciso disegno, accanendosi contro il Defender e scappando dopo aver appiccato l’incendio e lasciandosi la porta aperta alle spalle. Non ci sono telecamere comunali in zona, assenti anche all’ingresso della sede. Le uniche presenti sono quelle a circuito chiuso della vicina scuola elementare puntate, però, in direzione opposta, verso l’ingresso dell’istituto. Insomma sarà difficile individuare gli autori del raid. 
Nella giornata di ieri in vicolo Abbagnano si è recato anche il comandante della polizia municipale Luciana Spissu. La sede è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco in quanto l’incendio della sera precedente ha reso l’aria irrespirabile ed è impossibile restare all’interno. Restano le pareti annerite ed il Defender, ridotto a scheletro. 
La notizia del raid si è diffusa a macchia d’olio. È stato l’assessore Franco De Michele ad annunciarla durante i lavori del Consiglio Comunale nel corso del suo intervento in risposta al consigliere Stefano Mariano sul finanziamento da 80mila euro destinato proprio alla Protezione Civile comunale. «Fondi della Regione che ci siamo attivati per recuperare», ha ribadito l’esponente dell’esecutivo. Ma adesso la Protezione Civile Comunale ha ben altri problemi, ritrovandosi senza mezzi (l’altro Defender in dotazione è stato dato alla polizia municipale dopo l’incendio, per un guasto meccanico, di un’auto di servizio) e senza sede nel giro di poche ore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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