Reggia, i sindacalisti: «Pacchia finita? Qui si lavora»

Reggia, i sindacalisti: «Pacchia finita? Qui si lavora»
Sabato 5 Marzo 2016, 14:27
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Disorientamento e preoccupazione sono i sentimenti prevalenti tra i dipendenti della Reggia di Caserta dopo le polemiche per i rilievi di un gruppo di sindacalisti al direttore Felicori. Tra i rappresentanti dei lavoratori c'è chi sostiene che lo stesso Felicori si stia muovendo bene nel suo incarico e chi invece ritiene il contrario. «Come Cisl-Fps - spiega il dipendente e segretario aziendale Luigi Mottola - non abbiamo mai condiviso né i toni né contenuti del comunicato, e lo abbiamo bocciato subito. Ma contesto anche quanto detto da Renzi, sul fatto che 'la pacchia è finità. Con Felicori, infatti, stiamo lavorando bene e tanto e gli ottimi risultati dei visitatori degli ultimi due mesi è frutto non solo del lavoro di promozione della Reggia fatto dal direttore ma anche dell'impegno dei lavoratori». Angelo Donia, dipendente e sindacalista Uil-Pa tra i firmatari della nota incriminata, si dice tranquillo, «nonostante la mia sospensione decisa dalla Uil.
Nella nota - dice - non c'è alcuna critica al direttore sul fatto che lavori molto; gli abbiamo solo contestato che se si trattiene dopo l'orario di chiusura deve predisporre un apposito piano per la sicurezza, come in tutti i musei che custodiscono tesori inestimabili». Carmine Egizio, dipendente e coordinatore della Federazione Intesa, anch'egli firmatario della nota, si dice «rammaricato per una bufera che sta creando tensione tra i dipendenti. Nessuno parla dei problemi della Reggia che neanche Felicori ha risolto; tra l'altro il direttore continua a prendersi meriti non suoi, come quello dell'allontanamento dei venditori ambulanti, risolto prima del suo arrivo, e dell'aumento dei visitatori; il trend era positivo già dal primo semestre del 2015».
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