Registro tumori, 10mila casi accertati in tre anni

Registro tumori, 10mila casi accertati in tre anni
di Ornella Mincione
Giovedì 30 Giugno 2016, 11:44
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CASERTA - È ufficiale: Caserta ha il suo registro tumori, riconosciuto dall’Airtum, l’associazione italiana registri tumori, lo scorso aprile. Ora, il 6 luglio i primi risultati del registro verranno presentati nell’ambito di un convegno organizzato ad hoc, presso la Reggia, cui parteciperà, tra gli altri, anche il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.

«Abbiamo posto sotto la lente d’ingrandimento 18.000 segnalazioni, di cui più di 10mila sono risultati casi certi» spiega Angelo D’Argenzio, direttore dell’unità operativa complessa Monitoraggio Rischio ambientale e Registro Tumori dell’Asl di Caserta che dall’ottobre 2012, come si evince anche dalla pagina dedicata del sito ufficiale Airtum, ha lavorato alla compilazione dell’indagine. «Abbiamo tracciato la storia dei pazienti nell’arco temporale del triennio dal 2008 al 2010, partendo dalla prima diagnosi, fino all’eventuale decesso o guarigione», continua D’Argenzio. Che tiene a precisare: «Abbiamo studiato l’incidenza tumorale, vale a dire i nuovi casi (dalla prima diagnosi, appunto) sorti nel periodo posto in esame». Poco o nulla si può conoscere rispetto ai dati più concreti dello studio (che verranno mostrati e spiegati in sede di convegno, il 6 luglio): «Faremo la sintesi dei dati. Considerando il dato riportato dall’Airtum, secondo cui nel Sud Italia c’è un riscontro di patologia tumorale di 5 su 1000 abitanti, l’attesa del dato sul territorio casertano è di 4.500 casi di tumori all’anno - continua ancora D’Argenzio -. Durante il convegno, dimostreremo se l’osservato corrisponde all’atteso». Il messaggio davvero importante, secondo il direttore dell’unità operativa dell’Asl, è che «soltanto ora, con l’accreditamento dell’Airtum, Caserta ha uno strumento scientifico di monitoraggio per le patologie tumorali sul territorio. Prima di ora, non l’aveva. E quindi, ora, Caserta ha dati certi, scientificamente provati».

Tra i diversi argomenti che verranno affrontati nel convegno, anche «quello relativo all’incidenza della patologia strettamente connessa alla regione di residenza, facendo confronti tra Caserta e provincia», aggiunge ancora D’Argenzio. L’esigenza di porre un’attenzione in più all’assetto dell’offerta sanitaria oncologica sul territorio non è evidenziata soltanto dall’accreditamento del registro tumori casertano. Nel nuovo atto aziendale che verrà presentato dall’Asl di Caserta alla fine di luglio (come previsto da proroga regionale) «è stata potenziata sensibilmente la disponibilità dei posti letto per pazienti oncologici» ha dichiarato il commissario straordinario dell’Asl di Caserta Giuseppe Matarazzo. Secondo voci interne all’azienda, dai 20 posti disponibili nei presidi di Piedimonte e Aversa, con dieci posti in ciascuna struttura, ora ce ne sarebbero 36 totali, aggiungendo a questi preesistenti, dieci posti letto nel presidio di San Felice a Cancello e sei posti in quello di Sessa Aurunca. La decisione di aumentare l’offerta nasce «dall’ottica di quest’azienda di coprire l’assistenza per pazienti affetti da questo tipo di patologia ovunque sul territorio casertano», aggiunge Matarazzo.

Riguardo il registro tumori, per cui è «operativa una unità completa formata da almeno una decina di figure tra medici, informatici e amministrativi», spiega il commissario dell’Asl casertana, «è chiaro che il cotesto territoriale casertano si presenta, come altri contesti italiani, tale da incentivare diverse campagne di prevenzione, che possono combinarsi tra loro in vario modo, utili a definire con anticipo una malattia e, perché no, a ritardarla nel suo decorso», conclude Matarazzo.
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