Rifiuti, appalto scaduto: firmata in extremis la proroga alla Isvec

Rifiuti, appalto scaduto: firmata in extremis la proroga alla Isvec
di Daniela Volpecina
Martedì 1 Agosto 2023, 12:27
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Raccolta rifiuti, scaduto l'appalto della Isvec (Isola verde ecologica). La società, in carica da un anno, continuerà a svolgere il servizio di igiene urbana in città per effetto di una proroga tecnica fino a quando il Comune non avrà emanato la nuova gara. Nella determina, pubblicata ieri in extremis dall'Ente, non c'è infatti una data di scadenza, anche se nel documento si fa riferimento ad una copertura finanziaria di soli trenta giorni. Ciò significa che la procedura dovrà essere ripetuta ogni mese fino a quando la società resterà in carica con tutte le conseguenze tecnico-amministrative ed economiche del caso. Una situazione che l'azienda definisce penalizzante e anche svantaggiosa.

«Premesso che la proroga ci è stata comunicata a poche ore dalla scadenza del contratto fanno sapere dalla Isvec e che, trattandosi di un servizio di pubblica utilità, la raccolta non può per nessun motivo essere interrotta, ci aspettavamo almeno la definizione di una data per capire per quanto tempo ancora questa società dovrà occuparsi della raccolta. Abbiamo contratti di fitto e di noleggio da onorare che non possono essere sottoscritti mensilmente ma che sono almeno semestrali, così come i rapporti con i fornitori e le pratiche di acquisto di attrezzature, strumenti, vestiario e tutto ciò che è indispensabile per garantire l'espletamento del servizio.

Non sapere quanto durerà la proroga ci costringe ad anticipare somme che potrebbero non rientrare».

Una prassi in realtà non nuova per la città di Caserta. La società che ha gestito il servizio di igiene urbana prima della Isvec, ha lavorato in regime di proroga per oltre tre anni dopo la scadenza del contratto. L'auspicio è che questa volta il tempo necessario a riformulare la gara sia più breve anche se gli addetti ai lavori sostengono che difficilmente sarà possibile aggiudicare il nuovo appalto prima di quattro-sei mesi.

L'obiettivo sembrerebbe essere ancora una volta quello di una gara ponte, vale a dire un bando di breve durata, presumibilmente di sei mesi prorogabile per altri sei, come già avvenuto con la Isvec, del valore complessivo di circa dodici milioni di euro, in attesa di poter finalmente costituire la società in house alla quale l'Ente sta lavorando da mesi.

Due in tal caso le condizioni necessarie: l'uscita dal dissesto (annunciata dal Comune per il 2024) e l'ok definitivo della magistratura contabile che dovrà verificare l'economicità di un affidamento in house piuttosto che ad aziende private. Nella redazione del piano industriale della società in house, che dovrà gestire il sub ambito del ciclo integrato dei rifiuti per il capoluogo, sono stati coinvolti anche l'università, il Conai e uno studio professionale di Roma. Un servizio, quello della raccolta rifiuti, che interessa a Caserta 30.177 utenze domestiche e 4.240 utenze commerciali.

La scadenza del contratto intanto ha riportato in auge anche il rispetto delle prescrizioni imposte dal Comune e in particolare la distribuzione dei cassonetti. La società ne avrebbe dovuti consegnare circa 1.500 di varie dimensioni ma, a causa di un ritardo da parte dei fornitori, si è vista costretta a posticipare una quota di quelli più grandi, da 660 litri, che tuttavia dovrebbero essere pronti per la consegna nelle prossime settimane.

Resta poi il problema dello spazzamento e del diserbo. Il Comune contesta gli scarsi risultati raggiunti sul piano della pulizia in alcune strade, la società si difende sostenendo che nei giorni festivi e in occasione di eventi particolari, come le celebrazioni per la festa di Sant'Anna e soprattutto nei luoghi in cui si svolge la movida, è costretta a operazioni di pulizia straordinaria solo parzialmente previste dal capitolato di appalto con l'impiego di ben venti dipendenti, più del doppio di quelli previsti nei giorni ordinari.

«E tutto ciò - precisa la Isvec - tenendo presente che ci sono circa quaranta lavoratori con prescrizioni mediche che ne limitano l'attività in strada». Malgrado questi elementi, la società non esclude la possibilità di partecipare alla nuova gara. »Aspettiamo che venga pubblicato il bando - dicono - poi valuteremo».

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