Rifiuti, promozioni «facili» al Cub
a marzo l'udienza per 183 indagati

Rifiuti, promozioni facili al Cub a marzo l'udienza per 183 indagati
Rifiuti, promozioni facili al Cub a marzo l'udienza per 183 indagati
di Marilù Musto
Lunedì 17 Ottobre 2016, 23:48 - Ultimo agg. 18 Ottobre, 09:02
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Caserta. Promozioni «facili» nel settore pubblico-privato della gestione dei rifiuti in Campania ad amici, parenti e fidanzati di politici e tecnici di Caserta. Per anni è andata avanti in questo modo, chiudendo un occhio e pure l'altro su scatti di anzianità che permettevano un aumento di stipendio ai dipendenti del Consorzio Unico di Bacino, a discapito dei contribuenti che versavano la tassa sullo smaltimento dei rifiuti per «gonfiare» le buste paga dei promossi. Poi, è scattata l'inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere. E ieri è stata fissata l'udienza preliminare per 183 indagati: la data è il 16 marzo del 2017, giorno in cui il giudice dovrà decidere della sorte di tutti coloro che sono accusati di truffa ai danni dello Stato per aver attestato falsamente crediti e meriti per la promozione al Cub, Consorzio Unico di bacino Napoli-Caserta. La gestione «allegra» della macchina pubblica sarebbe da addebitare dell'ex sindaco di Grazzanise, Enrico Parente, deceduto, e Antonio Scialdone, il tecnico al centro di una decina di inchieste di Santa Maria Capua Vetere, prima faccendiere dell'ex politico Nicola Ferraro di Casal di Principe (ex Udeur), condannato per reati mafiosi, e poi ingegnere «libero» dai vincoli politici (non disgusta centrodestra nè centrosinistra), ma molto vicino agli ambienti dirigenziali dei vari Comuni della Provincia di Caserta.
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