Sacchetti fuorilegge, elevate già 60 multe in città

Sacchetti fuorilegge, elevate già 60 multe in città
di Nadia Verdile
Sabato 25 Febbraio 2017, 12:45
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CASERTA - Multe e spazzatura, un binomio che racconta da una parte la repressione e dall’altra la vergogna. «In circa un mese – spiega l’ispettore Papa in forza al settore Ambiente ed Ecologia del Comune di Caserta - abbiamo notificato sessanta verbali tra privati ed esercizi pubblici. Siamo in quattro, usciamo in auto a coppia, ci alterniamo tra mattina e pomeriggio. Per il momento stiamo monitorando la zona centrale del capoluogo. Da una prima impressione avuta nei nostri sopralluoghi, nelle frazioni c’è più rispetto del calendario per il conferimento».
 
Ammenda di 169 euro se si tratta di un’irregolarità commessa da un singolo, di 600 euro se a conferire in modo sbagliato è un esercizio commerciale. «Nell’analisi dei sacchetti pirata abbiamo imparato a riconoscere anche i segnali più nascosti – aggiunge Papa – e così riusciamo a risalire a chi non rispetta le regole». Da una parte la repressione, si diceva, dall’altra la vergogna. La spazzatura, in molte zone della città, non viene ritirata da giorni. Nei quartieri popolari, nei rioni, da via Borsellino a Santa Rosalia, Tescione, Vanvitelli, da giorni crescono cumuli di rifiuti indifferenziati. Il Comune ha dichiarato guerra al sacchetto selvaggio, se non sono adeguatamente conferiti vengono lasciati in giacenza. Una battaglia impari e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Da un lato la richiesta dell’osservanza delle regole, dall’altra il menefreghismo di chi pensa di poter continuare a fare quello che gli pare. Nelle scorse settimane era sceso in campo anche don Antonello Giannotti della parrocchia del Buon Pastore che in quei rioni compie la sua funzione pastorale. Indifferenza, maleducazione, inciviltà sono i dati che continuano a registrarsi. Ma non solo nei quartieri popolari. Anche al tribunale civile la raccolta continua a essere scorretta. Ieri, alle 15, cinque sacchi erano stati lasciati fuori ai cancelli mostrando per bene il loro contenuto: plastica, carta, materiale non riciclabile tutto insieme.

«Stiamo lavorando intensamente – dice l’assessore all’ecologia Camillo Federico – per far capire quanto sia importante fare bene la differenziata. Dobbiamo considerare il rifiuto non immondizi, ma materiale diversamente riutilizzabile. Gli effetti positivi dell’aumento della differenziata sicuramente ripagano le famiglie di ogni piccolo o grande sacrificio che essa comporta. Le isole ecologiche cittadine sono un prezioso ausilio. Sono la rampa di lancio verso la nuova vita dei rifiuti correttamente differenziati e quindi diversamente riutilizzabili». Per avere un’idea dell’importanza delle isole ecologiche ecco qualche dato. A gennaio sono state raccolte a Caserta 11mila tonnellate di imballaggi in carta e cartone, mille di imballaggi di plastica, 25mila di carta e cartone, 13mila di vetro, 2mila di miscele bituminose, 18mila di materiali di scarto dell’edilizia, 2mila di vernici, 93mila di rifiuti ingombranti, 7mila tonnellate di apparecchiature elettriche, 3mila e 500 di indumenti. Benefici? Un esempio per tutti: per produrre una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono 15 alberi, 440mila litri di acqua, 7600 kWh di energia elettrica. Per produrre una tonnellata di carta riciclata bastano invece: nessun albero, 1800 litri d’acqua, 2700 kWh di energia elettrica. Quanti alberi i cittadini casertani rispettosi delle regole hanno salvato nel solo mese di gennaio? Trecentosettantacinque.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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