Scarcerazioni eccellenti, è libero anche Cirillo

Scarcerazioni eccellenti, è libero anche Cirillo
di Mary Liguori
Martedì 31 Maggio 2016, 08:30
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CASERTA - Da un lato i figli degli ergastolani, liberi per non aver commesso reati o perché «graziati» da assoluzioni inaspettate e da altrettanto clamorose sospensioni di pena. Dall’altro, i condannati per le estorsioni del periodo Setola che iniziano a vedere in fondo al tunnel la luce del fine pena. Una luce che si proietta, sinistra, sull’Agroaversano, terra di una camorra che forse non c’è più, ma che proprio per questo sta vivendo un mutamento criminale subacqueo che preoccupa chi ha lavorato per smantellare, a suon di arresti e condanne, la cupola del clan dei Casalesi.
È il duplice scenario che i due gruppi di investigatori coordinati dalla Dda di Napoli stanno analizzando da due anni. Un esame di informazioni che vengono per lo più dai collaboratori di giustizia, un’analisi che darà presto i primi frutti, ha assicurato di recente il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, mentre le prime scarcerazioni eccellenti che il tribunale della Sorveglianza sta già firmando confermano che l’allarme lanciato dalla magistratura antimafia partenopea.

E, da ieri, è libero Vincenzo Cirillo. Otto anni di cella per estorsione aggravata dal metodo mafioso, la sentenza del gup di Napoli bloccò nel 2009 l’ascesa di uno degli astri nascenti della camorra di quel periodo, fratello del killer Alessandro il «sergente», il braccio violento dell’ala stragista di Giuseppe Setola.
Sottratti dai nove anni i periodi di abbuono (45 giorni l’anno), da ieri Vincenzo Cirillo è un uomo libero. Fu arrestato l’11 marzo del 2009 dai carabinieri di Castello di Cisterna: all’epoca aveva trent’anni e forse sognava di calcare le orme del fratello, pagato profumatamente per uccidere e condannato per essere stato tra gli autori della strage di San Gennaro.
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