Scuola, trasferimenti contestati:
già presentate 182 istanze di «conciliazione»

Scuola, trasferimenti contestati: già presentate 182 istanze di «conciliazione»
di Diamante Marotta
Giovedì 25 Agosto 2016, 11:42 - Ultimo agg. 11:58
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CASERTA - Non si smorzano le polemiche sui trasferimenti dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado partecipanti alle diverse fasi dei movimenti relativi alla mobilità straordinaria 2016/17. Dito puntato contro il sistema informatico del Miur e all’algoritmo utilizzato nell’assegnazione dei trasferimenti. In provincia di Caserta hanno presentano per ora richiesta di «conciliazione» 182 docenti, di cui 161 per la scuola primaria e 21 per l’infanzia. Dati ancora parziali al vaglio dell’ufficio scolastico provinciale perché a questi si devono aggiungere le istanze di conciliazione della scuola secondaria di primo e secondo grado, la cui scadenza è fissata per il 30 agosto.

I sindacati protestano per le anomalie riscontrate al momento dell’assegnazione delle sedi soprattutto per quei docenti immessi in ruolo con la fase C da graduatoria ad esaurimento. «Ci auguriamo –sottolinea il segretario provinciale dello Snals, Francesco Gresini- che questi tentativi di conciliazione diano un minimo di giustizia a tutte le irregolarità riscontrate nelle operazioni di mobilità e che il Miur abbia dato massima disponibilità agli uffici scolastici regionali di verificare e controllare eventuali anomalie da parte dell’algoritmo che è stato alla base dei trasferimenti. Il nostro sindacato procederà nei casi di ingiustizia palese a presentare ricorsi al Giudice del Lavoro per riportare giustizia, legalità e tutelare ai docenti interessati. Fermo restando la proposta del sindacato di rifare tutte le operazioni di mobilità». Hanno presentato il tentativo di conciliazione soprattutto quegli insegnanti che nel 2015/2016 sono stati immessi in ruolo con sede provvisoria e che hanno fatto richiesta di mobilità per la sede definitiva. A causa dell’algoritmo utilizzato dal sistema informativo del Miur sono stati trasferiti fuori regione in un posto che avevano chiesto non in prima istanza, mentre - secondo i ricorrenti - nel luogo che avevano indicato per prima sarebbero stati trasferiti insegnanti con un punteggio inferiore.

«Il nostro sindacato – dichiara il segretario della Flcgil di Caserta, Gaetanina Ricciardi - ha presentato oltre 300 ricorsi tra Campania, Lazio, Umbria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Docenti residenti in provincia di Caserta che si sono visti trasferire in queste regioni. Le pratiche ora saranno istruite dai relativi Usp che dovranno inviare agli uffici scolastici regionali. A mio avviso gli insegnanti che sono andati al Nord difficilmente potranno ritornare a Caserta perché non ci sono i posti. La maggior parte di questi docenti, infatti, ha chiesto di rientrare soprattutto nel Lazio dove c’è più disponibilità di posti dopo la mobilità». Una matassa complicata da sbrogliare. La conferma proviene dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Caserta, Vincenzo Romano. «L’Usp non può effettuare rettifiche – spiega il provveditore Romano - perché queste operazioni devono avvenire a livello nazionale da parte del Miur. Abbiamo già pubblicato sul nostro sito le istanze di conciliazione e classificato quelle relative alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia. Per alcune tipologie l’ufficio ha dato anche una prima valutazione. Stiamo elaborando quelle delle scuole di primo grado e dopo il 30 agosto esamineremo le istanze di conciliazione delle secondarie di secondo grado. Gli elenchi ordinati e classificati saranno inviati all’Usr e al Miur. Abbiamo un compito non facile e siamo in difficoltà perché queste operazioni si stanno effettuando nel periodo estivo».
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