Sgominata la banda del «bullone»: truffavano donne e anziani al volante

Sgominata la banda del «bullone»: truffavano donne e anziani al volante
Venerdì 19 Dicembre 2014, 14:56 - Ultimo agg. 15:18
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Sgominata dai carabinieri della compagnia di Marcianise la banda di rapinatori che agiva con il cosiddetto «metodo del bullone» e che aveva seminato il panico tra gli automobilisti dell’agro aversano nell’ultimo anno.



Quattro le persone finite agli arresti domiciliari: P.F. 34 anni, R.D. 30 anni, G.R. 30 anni, L.R. 28 anni, quest’ultimo originario di Caivano, non è risultato essere parte integrante della banda di rapinatori di auto, ma è rientrato nell’indagine perché aveva in uso il cellulare di uno degli indagati, telefono che veniva usato dal 28enne solo per lo spaccio di sostanze stupefacenti.



I tre specializzati in questo tipo di furti, invece, sono originari di Arzano e Casandrino. Le indagini, coordinate dalla procura di Napoli Nord, erano iniziate tra l’ottobre il novembre del 2013, quando tra Gricignano, Aversa e Sant’Arpino iniziano a verificarsi numerosi episodi di questo genere e dove le vittime denunciano di essere state derubate sempre con la stessa tecnica. L’individuazione innanzitutto delle vittime, donne o anziani che viaggiano in auto da soli, poi il lancio di un oggetto contundente, spesso un bullone appunto, verso l’auto in corsa.



Una manovra che genera un forte rumore e che spinge le vittime ad accostare per capirne la provenienza. Qui la banda mette in atto la seconda fase con il complice che, approfittando del fatto che spesso il guidatore lascia le chiavi inserite nel quadro di accensione preso dalla fretta di capire cosa sia avvenuto, con grande abilità e velocità, si introduce nell’auto e scappa.



Durante l’attività investigativa, i militari guidati dal capitano Nunzio Carbone, grazie anche alla collaborazione delle vittime che hanno fornito indicazioni utili, sono giunti all’identificazione innanzitutto dell’auto utilizzata dai tre per spostarsi sul territorio per poi arrivare, tramite intercettazioni telefoniche e pedinamenti, anche all’identificazione dei soggetti. Oltre al modus operandi, è emerso che veniva preferita dalla banda soprattutto una zona per mettere a segno i furti, via Madonna Dell’Olio, strada tra Gricignano e Aversa, da dove sono arrivate tantissime denunce.



Generalmente nei confronti delle vittime non veniva usata violenza, c’è stato un solo caso in cui una donna è stata strattonata per essere trascinata fuori dall’auto, episodio che ha portato alla contestazione anche della rapina oltre che del furto.



Durante la fase investigativa avvenuta attraverso le intercettazioni telefoniche, i carabinieri hanno individuato anche il 28enne che, pur non essendo parte del gruppo, utilizzava un telefono con una scheda intestata ad un indagato e che usava solo per fissare appuntamenti per la cessione di sostanze stupefacenti: più di mille le cessioni che gli vengono contestate. Il 22 novembre scorso, i militari di Marcianise arrestarono a Sant’Arpino due uomini per estorsione, avevano chiesto del denaro per la restituzione di un auto che era stata rubata con lo stesso metodo.



me.gr.