Suicida a 94 anni: «Troppe ombre»
il pm: l’anziano è stato istigato

Suicida a 94 anni: «Troppe ombre» il pm: l’anziano è stato istigato
di Marilù Musto
Martedì 17 Gennaio 2017, 12:21 - Ultimo agg. 18 Gennaio, 11:07
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S’indaga per induzione al suicidio. Sulla morte del novantaquattrenne Francesco Placci è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere che vede impegnati gli uomini della questura di Caserta, diretti da Antonio Borrelli. La morte dell’anziano, in un primo momento, rischiava di essere archiviata come l’ennesimo caso di suicidio, ma l’avvocato non aveva alcun motivo per togliersi la vita. Insomma, la posizione del corpo dell’uomo al momento del ritrovamento della salma non ha convinto gli inquirenti che hanno chiesto e ottenuto l’apertura di un fascicolo in Procura a Santa Maria Capua Vetere. In sostanza, l’avvocato in pensione Francesco Placci sarebbe stato trovato, domenica, nella sua abitazione di Casagiove in via Calabria, all’interno del Parco Primavera, seduto sulla poltrona di casa marrone con le gambe incrociate, in pantofole, come se riposasse e la pistola nella mano sinistra, ma appoggiata sul grembo. Se si fosse sparato lui un colpo alla tempia, l’arma - l’arma detenuta regolarmente, una calibro 7, 65 - sarebbe poi caduta a terra e il braccio non sarebbe stato trovato riposto in avanti e poggiato sul grembo. In effetti, se si accetta l’ipotesi del suicidio nudo e crudo, l’uomo avrebbe avuto la forza di spostare la sua mano - che impugnava l’arma - in avanti e riporla sulla sua pancia. Niente di più assurdo. Nelle prossime ore potrebbe essere ascoltato in Procura dal pm Alessandro Di Vico, il figlio dell’ex avvocato che divideva l’abitazione con l’anziano genitore. Si indaga per cercare di risalire al movente che potrebbe nascondersi dietro interessi economici.
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