Tralicci sulla Bretella, ok da Enel a rimozione ora la parola al Comune

ln piazza della Seta spunta un'altra voragine

l tralicci sulla bretella
l tralicci sulla bretella
di Nadia Verdile
Lunedì 4 Dicembre 2023, 08:52 - Ultimo agg. 10:23
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Dall'avvallamento alla buca è bastata una settimana. Piazza della Seta a San Leucio è sempre più in pericolo, assediata in ogni dove da cedimenti del manto stradale. Esattamente una settimana fa segnalavamo un cedimento evidente nei pressi dell'ingresso alla Real Colonia, da sabato in quello stesso posto si è aperta una buca profondissima.

«La nuova porta d'accesso alla San Leucio sotterranea si è materializzata - dice con sarcasmo il consigliere di Fratelli d'Italia, Pasquale Napoletano -; ho provveduto immediatamente a segnalare e il dirigente preposto mi ha assicurato che provvederà nel più breve tempo possibile a mettere in sicurezza la zona interessata».

Qualche giorno fa ventiquattro cittadini leuciani avevano scritto al prefetto Castaldo per invocare il suo intervento su una situazione che non è più sostenibile, quella della voragine aperta sul lato opposto della piazza, fonte di miasmi da un anno e mezzo. In quella lettera evidenziavano anche la precarietà in cui versa tutto lo spazio su cui si apre l'ingresso della Real Colonia di San Leucio, nata come ideale progetto di eccellenza e diventata lo spettro di se stessa.

Per risolvere l'ormai insopportabile, anche staticamente, traffico nella zona, nel lontano febbraio 2020 iniziarono i lavori di realizzazione di una bretella che, ultimata, farà deviare il traffico al di là del centro della frazione borbonica. Doveva essere realizzata in 200 giorni, cioè 7 mesi, siamo invece a 45 mesi, cioè a 1.350 giorni e di vedere la fine non se ne parla ancora.

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«La notizia c'è - continua Napoletano - ed è questa: l'Enel ha risposto alla Casertana Costruzioni srl e, autorizzando lo spostamento degli impianti in media tensione, ha anche allegato il preventivo di spesa. La ditta si è resa disponibile allo spostamento ma il pagamento spetta al comune. Che accadrà?». Si tratta di quasi 53mila euro per una vicenda che ha dell'incredibile. Ci sono dei tralicci della corrente che si trovano nel bel mezzo della strada che stanno realizzando e vanno rimossi.

Il progetto iniziale è stato modificato più volte per una serie di ritrovamenti, da quelli archeologici della villa rustica risalente all'età repubblicana, tra il I e il II secolo a.C., un ambiente alto meno di un metro, internamente intonacato e con una pavimentazione in signino, ai manufatti fognari di epoca borbonica. Così, per un tratto di circa un chilometro, tra pareri e autorizzazioni della Soprintendenza, varianti al progetto, tempi burocratici, lentezze amministrative, il cantiere è fermo. Dopo 18 anni dall'accordo di programma quadro del 2002, allora sindaco Falco, l'accordo fu approvato nel 2007 dalla giunta Petteruti. Poi 13 anni di silenzio e quindi il via tre anni fa, quasi quattro ormai. La strada, quando sarà ultimata, avrà una lunghezza di circa 1 chilometro. L'opera da circa 4 milioni di euro ad oggi è ferma.

«Il problema - continua Napoletano - poteva essere eliminato a monte se le parti si fossero sedute intorno ad un tavolo dove concertare, ognuno per le proprie competenze, l'operazione a farsi». Tocca al Comune fare una variante del quadro economico, appostare somme e fare l'impegno di spesa.
 

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