Trentola Ducenta. Franco e il giallo dei soldi spariti dopo i colpi mortali

Trentola Ducenta. Franco e il giallo dei soldi spariti dopo i colpi mortali
di ​Fabio Mencocco
Lunedì 13 Luglio 2015, 08:31 - Ultimo agg. 08:36
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Il grande dolore di una famiglia che ha perso uno dei suoi punti di riferimento: è questo il sentimento quasi tangibile che si respirava ieri in via Leopardi a San Marcellino, la strada dove viveva Francesco Pinestro, il 37enne ucciso a colpi di pistola da Luciano Pezzella a Trentola Ducenta insieme a tre componenti della famiglia Verde.



Oltre al dolore, però, c'è anche un giallo che accompagna la morte di Pinestro, ovvero la presunta scomparsa di quattromila euro in contanti che - secondo alcuni parenti - la vittima aveva con sé al momento dell'omicidio. Secondo la ricostruzione fatta da alcuni familiari che ne hanno parlato anche con i carabinieri, Francesco, da tutti conosciuto come Franco, aveva quei contanti poiché doveva pagare alcune cassette di plastica che stava acquistando proprio a Trentola Ducenta oltre ad alcuni dipendenti che lo avevano aiutato nel suo lavoro di piccolo imprenditore agricolo. Il giallo al momento resta, poiché non è stata presentata ancora nessuna denuncia ufficiale da parte dei familiari della vittima.



La scomparsa del denaro viene messa comunque in secondo piano rispetto al grande dolore che stanno provando in queste ore i familiari di Pinestro, un uomo che «cercava di fare qualsiasi lavoro pur di aiutare la famiglia», dicono Andrea ed altri vicini che da anni conoscono tutta la famiglia Pinestro. Franco da qualche tempo stava lavorando come piccolo imprenditore nel ramo dell'ortofrutta e cercava di arrotondare lo stipendio rivendendo anche le cassette di plastica che non erano più utilizzabili. «Lo faceva per sua moglie e per la sua bambina di due anni», dicono i vicini ancora molto scossi da quanto è accaduto nella tremenda mattinata di ieri in via Carducci a Trentola Ducenta.



All'interno di quell'abitazione c'è anche la madre della vittima, una donna anziana a cui la notizia della morte del figlio è stata data solo dopo alcune ore. «Da quel momento in poi, però, le lacrime non si sono mai fermate, è una donna distrutta», racconta chi ha avuto modo di avvicinarla per qualche secondo.



La famiglia si è chiusa nel suo dolore, i parenti e gli amici si sono raccolti intorno alla moglie ed alla piccola figlia di Franco, una bambina che purtroppo non potrà mai più riabbracciare il papà. «Chi ha sparato ha distrutto due famiglie è una cosa assurda», commenta chi ancora ieri sera era nei pressi dell'abitazione di via Leopardi. La morte di Franco ha sconvolto l'intera comunità di San Marcellino e non solo i parenti: «Era una persona buona, disposta a fare tanti sacrifici pur di lavorare ed aiutare i familiari», dice Antonio nel ricordare la voglia di vivere e di Franco.