Villetta degli orrori: i funerali di Elisabetta e Maria dopo 5 anni

Villetta degli orrori: i funerali di Elisabetta e Maria dopo 5 anni
Martedì 28 Febbraio 2017, 08:31
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CASERTA - Il 26 gennaio è stata fornita alla stampa la notizia della morte di Domenico Belmonte, l’anziano accusato della morte di moglie e figlia. Ieri, hanno finalmente ricevuto degna sepoltura i resti di Elisabetta Grande e sua figlia Maria Belmonte i cui cadaveri vennero ritrovati il 13 novembre del 2012 in una intercapedine della casa di Castelvolturno, dopo che erano scomparse nell’aprile nel 2004. Per la loro morte era stato indagato proprio il marito e padre Domenico Belmonte, ex medico del carcere di Poggioreale. I resti delle due donne sono rimasti sino a ieri nell’istituto di medicina legale di Bari. Per cinque lunghi anni sono stati «contesi» tra la il fratello di Elisabetta Grande, Lorenzo, e il marito, Belmonte.

Ieri, dopo la cerimonia funebre che si è svolta nella chiesa dell’Immacolata di Catanzaro, sono stati tumulati in una cappella del cimitero di Catanzaro, loro città di origine, «con la consolazione - ha detto padre Nicola Coppolletta durante la messa - che potranno finalmente riposare assieme alle persone che le hanno amate in vita».
«Resterà un mistero su come siano morte - ha aggiunto il rettore della basilica - di sicuro hanno sofferto pene indicibili, mi inchino davanti ai loro resti invocando per loro pace eterna». Il parroco ha voluto poi pubblicamente ringraziare il fratello di Elisabetta Grande, Lorenzo, che «con caparbietà ha lottato affinché Elisabetta e Maria potessero tornare dai loro cari». Lorenzo Grande, al termine della funzione, ha ringraziato i presenti e ha ricordato il grande amore della madre verso Elisabetta e Maria: «Mamma - ha detto - ti ho riportato le tue ragazze». Alla funzione erano presenti anche la conduttrice del programma di Raitre «Chi l’ha visto» Federica Sciarelli e il giornalista Fabrizio Franceschelli, tra i primi a occuparsi della scomparsa delle due donne.

Al termine della funzione religiosa è intervenuta l’avvocato Stefania Figliguzzi del centro antiviolenza della provincia di Catanzaro per invitare i presenti a «un momento di riflessione per prestare attenzione alle richieste d’aiuto silenziose che arrivano da donne che come Elisabetta e Maria non hanno avuto la fortuna di incontrare il principe azzurro».

I loro cadaveri furono, probabilmente, prima sepolti e poi riportati alla luce per posizionarli sotto l’abitazione di Castelvolturno abitata dall’unico superstite della famiglia: il dottor Belmonte, accusato anche di aver tolto la vita a moglie e figlia. In realtà, la prima udienza del processo si è svolta due mesi fa, a quattro anni e mezzo di distanza dal ritrovamento dei corpi. Dopo la morte di Belmonte, dovrà rispondere del reato i occultamento di cadavere solo Salvatore di Maiolo, ex genero di Belmonte, individuato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere come colui che avrebbe aiutato Belmonte a nascondere la verità. L’ipotesi principale ruotava attorno alla possibilità che Belmonte abbia utilizzato del veleno per velocizzare le tecniche di decomposizione dei corpi 
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