Whirlpool, diminuiscono
gli operai esclusi

Whirlpool, diminuiscono gli operai esclusi
di Lorenzo Iuliano
Martedì 29 Novembre 2016, 08:20
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CASERTA - La tre giorni della road map per sbloccare la nuova vertenza Whirlpool di Carinaro è partita ieri. Nella sede di Confindustria a Caserta si è tenuta la riunione di monitoraggio tra azienda e sindacati, appuntamento mensile sullo stato di avanzamento del piano per il sito casertano. Ed è stata l’occasione per fare chiarezza sui numeri dell’organico, al centro dell’ultima ondata di protesta dei lavoratori la scorsa settimana. Altra tappa è prevista per oggi con l’audizione alle 10 in Regione (a cui non prenderà parte la società), nella commissione Attività produttive, presieduta da Nicola Marrazzo al Centro Direzionale. E giovedì il tavolo si sposterà a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, per un focus sul caso Campania voluto dal viceministro Teresa Bellanova.

Ieri a Caserta il confronto è stato incentrato sulle cifre diffuse dal colosso americano per lo stabilimento di Carinaro, ma subito contestate dai sindacati. Secondo l’azienda i dipendenti costretti «in panchina», che cioè non saranno coinvolti nella rotazione lavorativa, non sono 170 come denunciato dai sindacati, ma scendono a 89 unità. Confermato il loro stop, tuttavia con un’apertura: a febbraio Whirlpool è pronta a verificare la possibilità di reintrodurre quei lavoratori nelle rotazioni, in anticipo rispetto alle indicazioni fornite finora, che rimandavano tutto a settembre 2017.

Nel nuovo polo Emea (Europa, Medioriente e Africa) per i ricambi di Carinaro, che coprirà dalla Svezia al Sudafrica, da gennaio saranno impiegati 320 operai; 61 invece hanno già sottoscritto la disponibilità per l’esodo volontario; 28 persone hanno chiesto il trasferimento nel sito di Napoli, che è alle prese con una diminuzione dei volumi produttivi, ma su cui l’azienda fa previsioni di crescita, con l’obiettivo di passare dagli attuali 420mila pezzi a 550mila il prossimo anno; 19 sono addette fino al 31 dicembre al servizio di It, che si occupa del servizio clienti interno e che da gennaio saranno costretti alla cassa integrazione; poi ci sono due esodi volontari a Cassinetta e uno a Siena. Con gli 89 «in panchina», in totale fanno 520 addetti ancora in organico allo stabilimento casertano. 

Nell’incontri di ieri è stato anche presentato a sindacati e Rsu il nuovo responsabile delle risorse umane di Carinaro: si tratta di Claudia Aletto, che arriva dal sito di Napoli e che nelle prossime settimane sarà disponibile ai primi incontri per attuare la nuova organizzazione del lavoro. Il direttore delle relazioni industriali per l’area Emea, Carmine Trerotola, presente anche ieri, sottolinea: «Whirlpool crede fermamente nel futuro di Carinaro, che diventerà il più grande magazzino d’Europa e confermiamo la disponibilità sempre mostrata verso le esigenze dei lavoratori». Lavoratori che, oltre i numeri, chiedono che nessuno resti fuori: «Non è giusto escludere dalla rotazione una parte dei dipendenti», rimarca Vincenzo Di Spirito della Fim-Cisl. 

Gli occhi sono tutti puntati sul vertice romano, a cui parteciperà anche l’assessore regionale alle Attività produttive Amedeo Lepore. Appuntamento confermato per giovedì, anche se qualche sigla ha manifestato perplessità vista la concomitanza con una serie di assemblee per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Si auspica, su pressing del viceministro Bellanova, un accordo che inglobi tutte le unità, anche se part-time, nel «ritorno al futuro» di Carinaro. Non sarà facile trovarlo, ma l’impegno del governo è rivolto a garantire che ognuno faccia la propria parte fino in fondo. Molte speranze sono riposte poi nella reindustrializzazione del sito gemello e attiguo di Teverola, per il quale l’azienda ha già fatto sapere che sono arrivate quattro proposte. Maggiori dettagli sono annunciati al tavolo del Mise, ma la possibilità di riaprirlo potrebbe vedere la luce entro la fine del prossimo anno, sancendo una vera svolta.
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