«Le lenzuola del potere»: atteso Berlusconi
alla prima del libro sulla biancheria da letto

Silvio Berlusconi e l'autore Michele Cascavilla con il libro "Le lenzuola del potere"
Silvio Berlusconi e l'autore Michele Cascavilla con il libro "Le lenzuola del potere"
di Sabrina Quartieri
Domenica 29 Gennaio 2017, 16:32 - Ultimo agg. 31 Gennaio, 09:44
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Una presenza d’eccezione alla “prima” del libro “Le lenzuola del potere”, in programma venerdì 3 febbraio alle 18 al Megastore di piazza Duomo 1 a Milano: insieme ai due autori Michele Cascavilla e Roberto Alessi, ci sarà anche Silvio Berlusconi. La notizia, divulgata dal sito di Mondadori store, arriva proprio in contemporanea a quella di una nuova tegola per il Cavaliere: il rinvio a giudizio. Un tempismo perfetto, o una coincidenza, che lascia credere quanto, l’appuntamento in questione, abbia tutte le caratteristiche per essere imperdibile.

Ma già in occasione dell’uscita del volume, pubblicato da Armando Curcio Editore, si era creato clamore: considerando le vicende private del Cavaliere, alle prese da anni con inchieste giudiziarie sul caso Ruby, il fatto che fosse sua la prefazione del libro che parla di biancheria da letto, non era passato di certo inosservato. A pensarci bene, però, l’eventuale assenza di Berlusconi alla presentazione di venerdì si sarebbe fatta sentire. L’opera che racconta le imprese del giovane che ha messo a letto persino Obama e che ha fondato il marchio di successo “Lenzuolissimi”, contiene infatti ben tre pagine in apertura firmate proprio dal Cavaliere.

Perché la storia scritta da Cascavilla e da Alessi, direttore di Novella2000 e Visto, parla «di un uomo del fare, di una persona coraggiosa che in Italia sceglie un mestiere difficile ed entusiasmante, quello di creare un’impresa», scrive Berlusconi, che omaggia l'autore protagonista con un attestato di stima, perché la sua storia gli ricorda quella di «un altro giovane imprenditore, che operava nella Milano degli anni ’60, non nel tessile ma nell’edilizia, e che aveva un sogno: costruire…». Quel giovane, ovviamente, era lui!

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