Gatto, il poeta e la città: quarantennale al via

Il poeta Alfonso Gatto nel centro storico di Salerno
Il poeta Alfonso Gatto nel centro storico di Salerno
di Erminia Pellecchia
Sabato 5 Marzo 2016, 23:18 - Ultimo agg. 6 Marzo, 09:31
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Un diario narrato per immagini del legame, intenso, che, per otto anni, ha unito Alfonso Gatto al Catalogo, il cenacolo delle arti fondato, su suo suggerimento, nel 1968 e che ha seguito «con paterno affetto fino all’8 marzo del 1976 quando il tragico incidente ci separò». Lo ha ricordato Lelio Schiavone, patron della storica galleria, nel corso della conferenza a palazzo di città, che ha visto al tavolo, finalmente uniti Comune, Università, Fondazione Gatto e Catalogo in un progetto per il quarantennale (e oltre) della scomparsa dell’intellettuale salernitano e che «sarà istituzionalizzato», come promette il sindaco Vincenzo Napoli.

La mostra - quarantacinque scatti in bianco e nero di fotografi vari che ritraggono alcuni amici storici dello spazio espositivo a mo’ di «gruppo di famiglia in un interno» - sarà inaugurata domani, ore 11,30, nello spazio di via De Luca, preceduta da un intervento del giornalista e scrittore Francesco de Core. Accompagna l’esposizione un testo della storica dell’arte Paola Capone.
Una stagione irripetibile della vita culturale salernitana e non solo. Lo ricorda Giorgio Napolitano, che ha voluto battezzare l’evento con una lettera indirizzata a Lelio Schiavone ed Antonio Adiletta del Catalogo ed a Filippo Trotta, presidente della fondazione intitolata al «poeta europeo che portò la sua città in Europa».

«Nei quarant’anni che ci dividono dalla sua scomparsa - scrive il presidente emerito della Repubblica - ha finito per essere non abbastanza evocato come meritava il suo contributo alla poesia italiana del Novecento, al giornalismo ed alla vita civile dell’Italia liberata dal fascismo. Mi auguro dunque che si ritorni ancora, come si fa oggi per merito del Catalogo e della fondazione a lui dedicata, sulla sua opera e sul suo mondo, innanzitutto e non solo poetico. L’averlo conosciuto fin dagli anni Cinquanta e sempre grandemente apprezzato anche dal punto di vista umano, mi fa sentire non formalmente partecipe alla mostra». Insieme a questa missiva autorevole, arriva un’altra notizia che fa ben sperare che Gatto possa avere il giusto riconoscimento non solo dal mondo della cultura, ma anche da quello politico. L’ex senatore Alfonso Andria si è mobilitato, infatti, per ottenere la griffe del Ministero per i Beni culturali al quarantennale.

La macchina comunale è in movimento, «in ritardo, ma abbiamo un anno davanti per recuperare», sottolinea Trotta, mettendo fine al capitolo polemiche. E palazzo di città ha dimostrato, in pochi giorni, tutte le intenzioni di essere coprotagonista delle celebrazioni. Al di là della promessa - manca ancora la delibera - di un contributo di quindicimila euro, fa il suo ingresso alla grande, chiamando Toni Servillo a ricordare Gatto. L’attore darà vita, l’8 marzo al Verdi, ore 11, ad un reading di poesie e prose - «Le ho scelte io, amo molto Gatto», ha sottolineato - accompagnato dall’Orchestra filarmonica del Massimo. Gancio Casa del Contemporaneo, attraverso il presidente Antonio Bottiglieri. Prima, alle 9,30, ci sarà la commemorazione al cimitero con una corona deposta sulla tomba.

L’assessore Ermanno Guerra ha elencato le collaborazioni, partner anche l’ateneo. Ci sarà una monografia su Sinestesia, una raccolta di frasi e rime su Poesia di Crocetti, i manoscritti inediti a cura di Federico Sanguineti per Lettere-Firenze, la ristampa del libro del 1963, «Il poeta e la città», affidata ad Epifanio Ajello, cattedra di letteratura italiana moderna e contemporanea al Dipartimento Studi Umanistici del campus. I «dedicati» abbracciano l’Italia con il seminario «Gatto del terzo millennio» in sinergia tra le Università di Salerno e Firenze e il Centro Studi di Pisa, e la Francia dove, il 28 maggio, l’Istituto di Cultura italiano a Parigi sarà «affrescato» con i versi amorosi del poeta. «Sono solo frammenti - avverte Trotta - ci saranno altri appuntamenti importanti».
 

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