«Il Grand Food: l'arte mangiata», le meraviglie campane attraverso il cibo secondo Elisabetta Donadono

«Il Grand Food: l'arte mangiata», le meraviglie campane attraverso il cibo secondo Elisabetta Donadono
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 3 Maggio 2016, 16:26
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Complice una genovese. Quando Elisabetta mi chiese di presentare... accettai subito. Che ci fa un cronista di nera e giudiziaria alla presentazione di un libro che parla di cibo? E' la legge del contrappasso.

Di cibo e cucina oggi parlano praticamente tutti. E in tanti ci scrivono anche. Lo sdoganamento culturale della gastronomia, un tempo relegata alla soffitta dei libri di ricette della nonna o di almanacchi e calendari (ricordate quello di "Frate Indovino"?) è passato attraverso due formidabili operazioni mediatiche: quella televisiva, con programmi che hanno poco a poco conquistato il grande pubblico; e quella costruita su internet, dove ormai la categoria del food blogger ha trasformato in guru persino chi non sa cuocersi nemmeno un uovo sodo. Ma così va il mondo, ai tempi della Rete. Davanti a queste premesse non dovrebbe soprprendere più di tanto l'operazione che ha portato la giornalista napoletana Elisabetta Donadono a cimentarsi in una mission davvero intrigante: quella in cui si cerca di coniugare i percorsi della cucina con quelli dell'arte. Non dovrebbe, abbiamo detto.

E invece la sorpresa arriva, e c'è tutta, sfogliando - ma sarebbe davvero il caso di dire divorando - le 170 pagine del suo libro dal titolo "Il Grand Food: l'arte mangiata". Perché leggerlo aiuta non solo a rimettere in ordine i canoni fondamentali della cucina di tradizione qual è quella partenopea; ma contribuisce anche a divulgare i sentieri spesso perduti dell'arte, della conoscenza e del bello che - rispetto al cibo - non ha mai scadenza.
Il volume (edito da "Homo Scrivens"-Collana Arti, con prefazione di Maurizio de Giovanni e con le illustrazioni di Gianmarco De Chiara) è stato presentato nella spettacolare Cappella Real Monte Manso di Scala, in via Nilo 34 a Napoli con la partecipazione del Soprintendente alle Belle Arti Luciano Garella - soprintendente Belle Arti, il professore Alessandro Ippoliti, Aldo Putignano, direttore di Homo Scrivens, e il governatore decano del Real Monte Manso di Scala Augusto Cattaneo. Il "Grand Food" è una successione di luoghi associati a profumi e sapori. Un libro avvincente nel quale la voce narante - che solo nelle ultime pagine si disvelerà al lettore - propone in maniera originalissima luoghi che stanno lì da secoli e che pochi o nessuno conosce, e li riapre con la fantasia, o immagina in luoghi, noti ed aperti al pubblico, storie fantastiche. Ecco perché ad ogni monumento o sito storico Donadono decide di abbinarvi una ricetta. picio o Ippolito Cavalcanti, per godere di profumi e sapori: dal Sartù di riso alle cipolle ripiene, dal sale al pane, dall'olio extravergine di oliva al vino, in una caccia ai grandi luoghi e ai grandi cibi.
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