Dinanzi al pubblico delle grandi occasioni, nel salone di Palazzo delle Generali in via Bissolati a Roma è stato presentato il libro di Angelo Pisani "Luci a Scampia” (Minerva Edizioni).
Un libro che dedica interi capitoli a due storie tutt’altro che lontane da Roma. La prima, la più dolorosa, riguarda l’agguato ultrà costato la vita a Ciro Esposito, il ragazzo di Scampia che quel maledetto 3 maggio 2014 stava arrivando all’Olimpico con la famiglia per assistere ad una partita di calcio.
Sul calvario di Ciro e sull’immediato sostegno di Angelo Pisani, scattato prima attraverso la Municipalità di Scampia, di cui era presidente, poi subito in veste di difensore, si è soffermata la giornalista di Rai 1 Vittoriana Abate. «Quella sera – ha ricordato la giornalista – Angelo era a Napoli in casa di amici per assistere alla partita. Con l’arrivo delle prime notizie si è precipitato alla sede della Municipalità, poi subito è corso a Roma per la difesa legale del giovane». E qui si accendono i riflettori sul vero leit motiv di questa serata e del libro di Pisani: la lotta contro il pregiudizio. «Un pregiudizio – ha chiarito Abate - scattato fin da subito, quella implacabile equazione Scampia uguale crimine, in base alla quale il ragazzo era stato già stato sottoposto a fermo e indagato. Prima che Pisani mettesse in campo tutti gli strumenti legali per ristabilire la verità». Quella verità che, lo ricordiamo, poche settimane fa ha portato alla condanna in primo grado dell’assassino.
«Luci a Scampia», presentato a Roma il libro di Pisani. «Terza serie di Gomorra cambierà in meglio»
Mercoledì 20 Luglio 2016, 11:47
- Ultimo agg. 14:22
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