Salone del Libro, nuovo statuto
la Fondazione diventa nazionale

Salone del Libro, nuovo statuto la Fondazione diventa nazionale
Martedì 23 Agosto 2016, 21:07
2 Minuti di Lettura
Il Salone del Libro di Torino si prepara alla battaglia con Milano dopo lo strappo dell'Aie mettendo a punto un nuovo Statuto che sancisce l'ingresso fra i soci fondatori della Fondazione per il Libro dei ministeri dei Beni Culturali e dell'Istruzione, e di Intesa Sanpaolo. Sparisce l'Alto Comitato di Coordinamento che aveva finora guidato la manifestazione con la presidenza in alternanza della Regione Piemonte e del Comune di Torino, e si prepara ad affidare il timone nelle mani del nuovo presidente designato Massimo Bray, che scioglierà definitivamente la sua «accettazione condizionata» dopo l'approvazione definitiva dello Statuto e l'individuazione del direttore editoriale per l'edizione 2017, che segnerà il trentennale della buchmesse. Tra i nomi circolati con più insistenza per la direzione del Salone lo scrittore Giuseppe Culicchia e il giornalista Massimo Gramellini.

«Con il superamento dell'Alto Comitato di Coordinamento, la Fondazione diventa realmente nazionale», ha commentato la sindaca di Torino Chiara Appendino che questo pomeriggio, 'ospitè del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, ha presieduto l'Alto Comitato per l'ultima volta. «Abbiamo completato la riscrittura dello Statuto in anticipo sulla tabella di marcia - ha rimarcato Appendino - con il fattivo apporto di Massimo Bray e con la più grande collaborazione fra le istituzioni». Uno dei prossimi passi sarà l'incontro con i ministri Dario Franceschini e Stefania Giannini. «Desideriamo incontrarli - ha chiarito la sindaca - per illustrare il nuovo assetto del Salone Internazionale del Libro e ricevere da loro le indicazioni programmatiche e operative per avviare al più presto questa nuova fase di promozione del libro e della lettura in Italia».

La modifica dello Statuto della Fondazione, alla quale spetterà ancora l'organizzazione del Salone, è ormai pronta. Il documento, venti pagine attentamente limate nella lunga riunione di oggi, sarà approvato all'inizio di settembre. Il Comitato di Indirizzo, finora ristretto ai soci, diventerà permanente e sarà allargato anche a editori, librai, bibliotecari, e a tutti i soggetti interessati della filiera del libro. Nascerà così una sorta di 'advisory board' del Salone con poteri consultivi, sul modello della fiera di Londra. Sono intanto salite a oltre 250 le adesioni all'appello in difesa del Salone torinese lanciato due giorni fa da alcuni intellettuali, a partire da Gian Giacomo Migone e dal linguista Gian Luigi Beccaria. Molti aderenti, ha riferito Migone, si sono addirittura offerti per fare volontariato in sostegno del Salone di Torino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA