Giovanni Manzo e quelle tele ispirate a Parigi (e non solo) | Foto

Giovanni Manzo e quelle tele ispirate a Parigi (e non solo) | Foto
Martedì 8 Dicembre 2015, 14:56
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Venerdì 11 dicembre, alle ore 19, Spazio Maclis (Piazza San Pasquale a Chiaia, 10) ospita la personale di Giovanni Manzo dal titolo “Mes peintures francaises”, una raccolta di circa 15 tele dipinte dell’artista napoletano esposte a Parigi ed altri lavori recenti.

Una proposta di Spazio Maclis, diretto da Monica Palumbo, in tandem con MG Editor&Arts.



In esposizione, oli su tela di varie dimensioni nelle quali Manzo dipinge scorci di città, immagini metropolitane che ne fermano la vita quotidiana con uno stile impressionista che ama definire “Impressionismo Contemporaneo” per quel modo moderno più simile alla grafica con il quale agisce nel definire tratti e forme.

Accanto al corpus di lavori di più recente realizzazione, un ciclo di opere presentate, tra il 2009 e il 2015, in gallerie e fiere d’arte parigine tra cui la Galerie Artima in Place des Vosges, l’Art Shopping al Carrousel du Louvre, il GMAC a Place de la Bastille, Carre' D' Artistes nel sud della Francia, Frenchement Art a Villefranche Sur Mer.

Dichiarazione dell’artista: “Sono lavori legati a luoghi del cuore, luoghi che mi hanno permesso di crescere sia in termini di professionalità, sia di esperienza. Parigi, in particolare, mi sottolineava un collega belga a Ginevra, è una città difficilissima, una metropoli che storicamente è la patria dell' arte. Affermarsi e lavorare costantemente a Parigi significa dialogare con il mondo. Era il 2008 e il mio spirito combattivo e avventuriero non voleva essere stimolato altrimenti: mi bastò questa frase per scatenare un incendio nel mio animo...e Parigi fu. Nel tempo ho incontrato tanti bravi pittori francesi e molti collezionisti, editori e galleristi, sfaccendati e amici sinceri; ho viaggiato tantissimo, visto tanti posti bellissimi, sofferto qualche volta e vissuto giorni indimenticabili. Del resto

Parigi è una città magica, universale e piena di luce. E' una città dove in ogni angolo c’è un chiaro riferimento all'arte, le persone sono amichevoli, gli sguardi profondi e la mente chissà dove”.
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