Nasce a Napoli “Io Penso Che”: «Fotografiamo i vostri pensieri»

Nasce a Napoli “Io Penso Che”: «Fotografiamo i vostri pensieri»
di Francesca Cicatelli
Domenica 13 Marzo 2016, 01:01 - Ultimo agg. 02:05
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Fotografare i pensieri e momenti di autoriflessione. Sfida l'assurdo il movimento partenopeo "Io penso che"  del giovane architetto Emilio Porcaro, fotografo per passione che torna ad esporre al Teatro Bellini (fino al 31 marzo) per dare voce alla mente attraverso i suoi scatti. Il foto-progetto contro la tendenza ad amplificare in modo compulsivo l'uso dei social network quale “vetrina” per mostrare qualcosa, imprime l’attimo del pensiero e l’espressione che ad esso si lega in istantanee. Funziona cosi: personaggi in vista e cittadini comuni possono scegliere un posto in cui farsi immortalare con accanto, su un foglio, quel che passa per la testa al momento, danno voce a ciò che si ha dentro. Così il pensiero diventa rete. Da qui la volontà di eseguire scatti in varie città e l’unione tra più fotografi, tra Napoli, Firenze e Milano, con la volontà di continuare ad estendere il collettivo perché "il pensiero non ha appartenenza territoriale, è ovunque e di tutti".
Da qui anche l’uso del bianco e nero, per dare maggiore importanza ai pensieri scritti su “Io Penso Che”, poiché principalmente è il pensiero ciò che deve aver risalto, togliendo cosi "quella maschera dal viso della persona e permettendo di avere una comunicazione reale, quasi come se fosse qualcuno che conosciamo a suggerirci qualcosa".
Il  team "Io Penso Che”è costituito da Guido Boldoni, Guglielmo Verrienti, Mario Falco, Linda Russomanno, Federica Cilento per l’area di Napoli, Annarita Cattolico, per l’area di Roma, Eleonora Litta e Fabrizio Colucci per l’area di Firenze,  Alberto Sicoli per l’area di Milano.   Sbirciateli qui
                                                                                                                                                                                                              

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