Riceviamo una lunga lettera da una lettrice che racconta i dolorosi giorni che hanno segnato la malattia del figlio e l'incredibile epilogo. Per motivi di spazio abbiamo ridotto il testo...
"Mi chiamo Rosaria Migliardini, e sono una madre affranta dal dolore per aver perso mio figlio di soli 35 anni nemmeno un mese fa.
Nonostante tante angherie che ho dovuto subìre durante la malattia ciò volevo ancora fare una buona azione, non tanto per la sanità ma per tutti gli altri ammalati che in questi anni mi sono passati davanti agli occhi e che sicuramente hanno fatto e faranno lo stesso mio calvario soprattutto per recuperare le medicine.
Poichè mi sento di essere dentro una bella persona, Lunedì 22 Settembre, verso le ore 13:15 passavo con uno dei miei cagnolini adottivi davanti alla asl di appartenenza distretto n° 50 Volla (Na) dentro c'erano 4 o 5 scrivanie dove persone chiacchieravano.
Quando sono tornata a casa, ho raccontato tutto a mia figlia, che essendo una ragazza di polso ed una buona oratrice dato che lavora con il pubblico, è ritornata in quella stanza ed ha messo a posto con parole dure e sottili quelle persone ma il colmo è stato quando ha detto che io volevo solo rendere le medicine e le hanno risposto :" LE BUTTI, A NOI NON SERVONO". Adesso giudicate voi!
Ma il ministro della sanità, che continua a tagliare o addirittura negare pensioni di invalidità anche a chi ha il 100% (mio marito) perchè dice che siamo in perenne deficit, lo sa che i suoi "sudditi ", molto spesso impreparati, si arrogano la facoltà di prendere con superficialità decisioni del genere?
N.B. allego foto. Prestare particolare attenzione alle foto n°4 e n°6 dove si evincono i prezzi".
-----------------
Questa rubrica è a disposizione di chiunque voglia dire la sua versione in merito alla vicenda