«Papà, sono caduto ma non preoccuparti»:
muore dopo la telefonata ai genitori

Daniele Pigozzo è morto dopo l'intervento chirurgico
Daniele Pigozzo è morto dopo l'intervento chirurgico
di Loris Del Frate
Lunedì 27 Febbraio 2012, 08:58 - Ultimo agg. 16 Marzo, 00:03
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PORDENONE - Mamma, passami il pap. Sono caduto, mi sono fatto male, ma non preoccuparti. Sono state le parole di Daniele Pigozzo, 41 anni, residente a Vissignano di Bagnarola di Sesto al Reghena (Pordenone) in via San Rocco, che sabato pomeriggio ha spiegato ai genitori di essere caduto con la moto, la sua Honda 1000 per la quale aveva una grande passione. Poi ha parlato con il papà, gli ha spiegato il luogo dove era accaduto l’incidente e lo ha aspettato. Quando l’elisoccorso verso le 15.30 è partito per Udine le condizioni erano gravi, ma nessuno pensava che Daniele potesse morire. Invece poco dopo le 18 di sabato pomeriggio in sala operatoria il suo cuore ha cessato di battere per un arresto cardiaco. Non è stato possibile rianimarlo.



Ma fino a poco prima di essere intubato sul luogo dell’incidente, Daniele era cosciente e ha parlato con il papà. «Mi raccomando - gli ha detto alla fine - dì a mia moglie di non preoccuparsi». Sono state le ultime parole, poi il rianimatore ha fatto il suo lavoro.



Daniele Pigozzo sabato pomeriggio, vista la bella giornata, aveva deciso di fare un giro con la sua Honda 1000. Era la prima uscita dopo il freddo pungente delle settimane scorse. Nella zona di Ponterosso, poco distante dal magazzino della Coop, deve aver perso il controllo della moto dalla quale, però, non si è mai staccato.



Prima la caduta, poi una carambola sbattendo contro tre-quattro alberi lungo la strada. Colpi tremendi che gli hanno causato una serie di traumi nella parte inferiore del corpo. Lui, però, era cosciente. Non ha battuto la testa e con il suo cellulare ha chiamato a casa. A soccorrerlo anche un conoscente che passava per caso lungo quella strada.



Ha parlato con i genitori, il padre è andato sul posto, poi il volo in elisoccorso fino a Udine. In terapia intensiva un primo arresto cardiaco dal quale è stato rianimato, poi l’intervento in sala operatoria dove il cuore di Daniele ha cessato di battere per sempre. Lascia la moglie Paola Turrin, due bambini piccoli di sei anni e quattro mesi, la mamma Anna Maria Vello, il papà Luciano, i fratelli Alessandra e Italio, i parenti e quanti lo hanno conosciuto e stimato. Non è ancora stata fissata la data del funerale.
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