Alitalia, salta la mediazione:
oggi è sciopero

Alitalia, salta la mediazione: oggi è sciopero
di Roberta Amoruso
Giovedì 23 Febbraio 2017, 08:57
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ROMA Oggi sarà sciopero per tutto il trasporto aereo, è confermato. Alitalia ha cancellato il 60% dei voli. Disagi sono attesi in tutti gli aeroporti, a partire da Fiumicino. Ma nella protesta di 24 ore sono coinvolti anche il personale di volo e di terra di Ryanair, EasyJet e Meridiana. Già da domani alle 9, però, dovrebbe ripartire il tavolo convocato da Assaereo tra Alitalia e i sindacati. Si vedrà su quali basi, visto che i lavoratori non vogliono sentire parlare di Regolamento aziendale, ma solo di rinnovo del contratto nazionale. Un punto centrale per i sindacati che proprio per questo hanno disertato in massa (le organizzazioni di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo) la convocazione di ieri.

In realtà era chiaro da subito che l'incontro di ieri pomeriggio convocato da Aassaereo (l'associazione di Confindustria cui aderisce Alitalia) in gran fretta dopo il pressing del governo non sarebbe servito a scongiurare lo sciopero di oggi in casa Alitalia. Era chiaro per i sindacati che chiedevano da subito di stralciare dal tavolo della trattativa sul contratto il tema del Regolamento aziendale che Alitalia vorrebbe applicare dal 1° marzo. Ma era chiaro anche per il ministro dello Sviluppo Economico, a giudicare dalle sue parole: «Lo sciopero», ha commentato ieri Carlo Calenda, «era incancellabile, anche perché ormai Alitalia aveva già cambiato su altri voli i clienti». La cosa importante per Calenda «è che si torni a un modo di lavorare più armonico tra azienda e sindacato, e soprattutto a un confronto».

Un confronto che, ribadisce il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo, «presuppone l'impegno a dare continuità al contratto scaduto». Insomma, ben venga la trattativa sul contratto (seppure finora le proposte della compagnia sono state giudicate «irricevibili»), ma in attesa del rinnovo e soprattutto in attesa del piano industriale che dovrebbe essere presentato all'inizio di marzo, secondo lo stesso ministro dello Sviluppo, «chiediamo che sia applicato il contratto scaduto», dice Cortorillo. Altro che Regolamento aziendale.

Cruciale in questo passaggio sarà il ruolo del governo, che ha già spinto verso una trattativa costruttiva e sull'applicazione del contratto scaduto. Per il 9 marzo è previsto un nuovo incontro con i ministri suoi rappresentanti. Ma intanto, «in un momento così delicato dell'azienda Alitalia, iniziative unilaterali sono a mio avviso sconsigliabili», ha aggiunto sempre ieri Calenda.

In attesa del piano industriale c'è anche il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro: «Un banchiere deve essere paziente», ha detto l'economista a margine di un'audizione della Commissione bicamerale di vigilanza sull'Anagrafe tributaria. Per i lavoratori di Alitalia è preoccupato anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. «Siamo tutti preoccupati, ma quando la compagnia abbandonò Malpensa, molti, tra cui io, pensarono che la scelta avrebbe portato danni, non tanto e non solo all'aeroporto, quanto alla stessa Alitalia. E purtroppo ciò si è verificato».

In vista dello sciopero di oggi, Alitalia ha messo in campo un piano straordinario per ridurre il più possibile i disagi dei passeggeri. Come detto, la compagnia, fanno sapere dal quartier generale, ha cancellato il 60% dei voli, inviato oltre 9.000 fra mail e sms, contattato telefonicamente oltre 4.500 viaggiatori e rafforzato il numero degli addetti al call center del 40%. Il piano ha già permesso di riproteggere oltre il 90% dei passeggeri coinvolti, di cui oltre la metà oggi volerà, ha assicurato l'aviolinea.