Antifannulloni, Brunetta si corregge
sulle visite fiscali. I sindacati: giusto così

Il ministro Renato Brunetta
Il ministro Renato Brunetta
Venerdì 25 Settembre 2009, 12:41 - Ultimo agg. 24 Ottobre, 22:46
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ROMA (25 settembre) - Nessuna marcia indietro. Cos il portavoce del ministro della pubblica amministrazione commenta le indiscrezioni apparse sulla stampa su una modifica delle norme per la lotta all'assenteismo.



Successivamente, lo stesso ministro, interpellato a margine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha rimarcato: «Lei - ha risposto Brunetta ad una giornalista che gli chiedeva se gli risultasse la cancellazione della norma antifannulloni con un decreto legge di luglio - legge troppo Repubblica...».



Secondo i sindacati l'orario di reperibilità per la visita fiscale dei dipendenti pubblici in malattia torna come prima della riforma Brunetta e come è nel settore privato. I particolare, con il decreto anticrisi di luglio, sostengono, è saltata la reperibilità obbligatoria per l'intera giornata interessando la fascia oraria che andava dalle 8 alle 20, esclusa la fascia dalle 13 alle 14.



In realtà - prosegue la nota del ministero - «l'unica modifica intervenuta nel decreto legge riguarda le fasce di reperibilità, che sono state uniformate nella durata a quelle vigenti nel settore privato. L'intervento è stato deciso anche a seguito dei confortanti risultati del monitoraggio sulle assenze per malattia nella P.A. che il Dipartimento della Funzione pubblica effettua mensilmente in collaborazione con l'Istat e che, dall'entrata in vigore del decreto legge 112/2008, ha evidenziato una riduzione media annua delle assenze superiore al 35%. Un dato clamoroso e senza precedenti. Al contrario, non si è intervenuto in alcun modo sulle disposizioni vigenti in materia di trattenute economiche (che peraltro non sono mai state dichiarate incostituzionali) e di certificazioni mediche dei dipendenti pubblici. Va però precisato che la gestione di queste ultime sarà presto gestita online dall'Inps e si renderà quindi necessario uniformare la loro disciplina con quelle nel settore privato».



Sindacati: un atto di giustizia. Il ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta sulle fasce di reperibilità per le visite fiscali «si è corretto e ha fatto bene». Lo dicono i sindacati del pubblico impiego, secondo i quali, in questo modo, si uniforma il settore pubblico con quello privato. «Un atto di giustizia», commenta il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, sottolineando l'importanza che non ci sia più una differenziazione nella normativa tra il mondo del lavoro pubblico e quello privato anche sotto questo aspetto. Il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda, parla di «un atto dovuto. Con la normativa Brunetta c'era un'evidente disparità tra lavoratori.