Aumento Iva, arriva
l'altolà di Renzi

Aumento Iva, arriva l'altolà di Renzi
di Andrea Bassi
Mercoledì 19 Aprile 2017, 08:31 - Ultimo agg. 21:13
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Matteo Renzi frena. Di più, inchioda. Sull'idea di uno scambio tra un aumento dell'Iva e un taglio delle tasse sul lavoro nella prossima legge di Stabilità, definito «ragionevole» dal ministro Pier Carlo Padoan nell'intervista di domenica scorsa al Messaggero, il candidato segretario del Pd dice senza mezzi termini che «non c'è nessun aumento di Iva, né della benzina, né dello zucchero». Nella sua e-news l'ex premier ha ricordato che «l'ultima volta che in Italia è aumentata l'Iva risale al primo ottobre 2013, un altro governo». Il messaggio a Padoan è chiaro: «Noi le tasse non le aumentiamo. E il governo Gentiloni», sottolinea Renzi, «ha scelto la stessa strategia». Il Pd, insomma, ha «rottamato Dracula». Un messaggio ribadito anche dal capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato, che ha ricordato come nel Def l'ipotesi non sia contemplata. Su un fronte opposto si è invece schierata la Confindustria, che ieri è stata ascoltata in audizione alla Camera proprio sul Def, il documento di economia e finanza. «Da tutte le simulazioni che abbiamo fatto in questi anni», ha spiegato il direttore del Centro Studi di Viale dell'Astronomia, «emerge che lo scambio Iva-cuneo fiscale determina un forte stimolo alla crescita, anche in queste situazioni di debolezza dei consumi. Vuoi perché», ha proseguito Paolazzi, «la riduzione del cuneo si traduce in una minore dinamica inflazionistica, vuoi perché c'è un maggiore stimolo alle esportazioni, vuoi perché c'è chi si orienta verso i mercati esteri più dinamici».

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