«Sono dati - si legge nella relazione - che testimoniano il cambiamento profondo nell'atteggiamento dei soggetti obbligati». «Fino alla riforma del 2007 essi apparivano restii alla collaborazione, spesso trincerandosi dietro improprie motivazioni di lealtà verso il cliente o di eccessiva onerosità del sistema segnaletico» segnala Clemente, evidenziando che l'Unità «si è adoperata per semplificare e rendere più agevole l'adempimento del dovere di segnalazione, per assicurare supporto agli operatori e per contribuire a sviluppare una diffusa cultura antiriciclaggio».
All'aumento delle segnalazioni, indica la relazione dell'Uif, ha contribuito «il protocollo d'intesa con il Consiglio Nazionale del Notariato che ha assicurato l'anonimato dei professionisti segnalanti. Analoghi effetti si attende produca il protocollo, sottoscritto nel 2016, con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili».