Borse di nuovo in calo, Milano giù affondata dalle banche

Borse di nuovo in calo, Milano giù affondata dalle banche
Giovedì 28 Gennaio 2016, 14:36 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 08:59
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Tornano le vendite sulle Borse europee, in particolare su Milano che chiude in rosso del 3,49% travolta dal crollo del comparto bancario, con gli operatori poco convinti dall'intesa sulla bad bank, e di Fca (-7,2%).

A preoccupare gli investitori l'elevata mole di crediti in sofferenza delle banche, nonostante l'accordo Italia-Ue. Male anche gli altri listini europei, depressi anche da alcune trimestrali negative, come quella di H&M, Roche e Deutsche Bank. Quest'ultima ha confermato, per il 2015, una perdita monstre a causa dei costi legali e di ristrutturazione. 

Tra i listini europei, Francoforte segna una discesa del 2,44%, Londra un calo dello 0,98% e Parigi un forte ribasso dell'1,37%. 

I listini, nel primo pomeriggio, avevano recuperato terreno insieme al petrolio (ora +3,2% a 33,3 dollari al barile) sui rumors di un possibile accordo Russia-Arabia per tagliare la produzione di greggio, poi tuttavia sono tornate le vendite con Piazza Affari che ha anche toccato -4,2%.

A Milano le peggiori sono Bpm (-9,8%), Bper (-7,5%) e Mps (-7,8%) mentre gli unici titoli positivi sono quelli del comparto petrolifero con Eni (+0,2%), Tenaris (+0,3%), Saipem (+3%) e i diritti per l'aumento Saipem che vivono la prima seduta davvero in rialzo (+9,6%) dall'avvio dell'operazione. 


Gli investitori stanno inoltre ragionando sul comunicato che ha accompagnato la decisione di politica monetaria della Federal Reserve, conclusasi con uno scontato nulla di fatto. La Banca Centrale americana è apparsa più preoccupata per il rallentamento degli emergenti e l'attuale volatilità sui mercati, cosa che rende meno probabile un nuovo rialzo dei tassi a marzo ma che solleva dubbi sulla capacità dell'economia Usa di resistere alle forti sollecitazioni esterne.

Altra causa di incertezza tra gli operatori è la volatilità del petrolio, da una parte sostenuto dai rumors per un taglio della produzione, dall'altra zavorrato dal balzo delle scorte negli Stati Uniti e dai soliti timori per un eccesso di fornitura. Oggi il Light Sweet Crude Oil porta a casa un guadagno del 3,9%.

Balza in alto lo spread, posizionandosi 109 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del Btp decennale pari all'1,49%.

 

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