Brexit, appello G20
«Gb-Ue restino partner»

Brexit, appello G20 «Gb-Ue restino partner»
Sabato 23 Luglio 2016, 19:36 - Ultimo agg. 21:03
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CHENGDU - La Brexit domina il primo giorno dei lavori del G20 finanziario di Chengdu e monopolizza la sessione del pomeriggio, mentre l'ultima bozza del comunicato finale della tarda mattinata ha auspicato che la Gran Bretagna rimanga «un partner stretto dell'Unione europea» malgrado il referendum di giugno abbia deciso per l'uscita dal «Club dei 28».

Tutta l'attenzione si è concentrata sul neo cancelliere dello Scacchiere britannico Philip Hammond, protagonista di una fitta serie d'incontri. L'atteso faccia a faccia con l'omologo tedesco Wolfgang Schauble, è avvenuto in un clima «amichevole», in cui quest'ultimo ha chiesto di evitare la corsa al ribasso delle tasse, oltre a una maggiore chiarezza sul futuro. Sono le incertezze a preoccupare. «Si è parlato molto di Brexit: si è detto da una parte che lo shock iniziale è stato ben assorbito dai mercati, meglio di quanto si pensasse. Però le conseguenze di medio termine sono ancora poco chiare perché non si sa quale e quando si instaurerà il processo negoziale tra Gran Bretagna e Unione europea», ha detto in serata il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Hammond ha affermato «che in ogni caso l'Inghilterra sarà impegnata in un'economia aperta e integrata globalmente e che conta su una Ue forte anche se a 27 e non a 28», ha proseguito il ministro conversando con l'Ansa. «E poi naturalmente si sa ancora meno di quello che potranno essere gli eventuali scenari futuri».

L'approccio di Hammond pare confermare quello della premier Theresa May, secondo cui il «Regno Unito esce dall'Ue, non dall'Europa», attraverso un percorso tutto da costruire. Anche il governatore Ignazio Visco, intervenuto nel pomeriggio, ha - secondo fonti concordanti - posto l'accento sulla Brexit i cui scossoni sembrano aver colpito soprattutto il settore bancario. Per il resto i ministri finanziari e i governatori centrali delle principali economie sviluppate ed emergenti hanno preso atto che anche prima del referendum britannico la crescita dell' economia mondiale stava rallentando per varie ragioni. Ci sono le condizioni per reagire accelerando processi e strategie per la crescita con le riforme strutturali e macroeconomiche. In mattinata, Padoan ha difeso la cancellazione in Italia della tassa sulla prima casa come mezzo di «immediata occasione per la redistribuzione del reddito».

Al «G20 High-level Tax Symposium», organizzato da Cina, Germania e Ocse, il direttore generale del Fmi Christine Lagarde, nel ruolo di moderatore, gli ha chiesto un commento su politiche fiscali e uguaglianza, intesa come redistribuzione del reddito. Padoan ha parlato dell'Italia, di un Paese uscito da un'acuta recessione e in cui, con 20 milioni di famiglie proprietarie di casa e 15 milioni di pensionati a redditi bassi, si è creato una via peculiare per alimentare e sostenere i consumi: l'eliminazione della Tasi sulla prima casa è stata «un'occasione immediata per redistribuire il reddito» pur se, ha ammesso, contraddice la regola «alza le tasse sulla casa e tagliale altrove».
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