Banche, via libera Bce a salvataggio Monte Paschi: aumento di capitale da 5 miliardi

Banche, via libera Bce a salvataggio Monte Paschi: aumento di capitale da 5 miliardi
Venerdì 29 Luglio 2016, 20:06 - Ultimo agg. 30 Luglio, 09:28
3 Minuti di Lettura
La Bce benedice il maxi-piano di salvataggio del Monte Paschi di Siena e il consiglio di amministrazione guidato da Fabrizio Viola lo approva. Dopo una maratona al vertice, durata quasi dieci ore, la banca ha potuto finalmente varare l'operazione di messa in sicurezza dell'istituto targata JpMorgan e Mediobanca. Un via libera non scontato se si pensa anche al clamoroso piano alternativo presentato al foto-finish da Corrado Passera e Ubs ma che alla fine è stato bocciato da Siena, senza neanche permettere all'ex ministro di presentarlo personalmente come peraltro era atteso alla vigilia.

Si chiude così, quindi, l'estenuante trattativa tra Siena, Roma, Bruxelles e Francoforte per avviare la dismissione di 27,7 miliardi di sofferenze lorde del Montepaschi (su un totale di 47 miliardi) con un prezzo medio del 33% del valore nominale dei prestiti. L'operazione avverrà tramite una maxi-cartolarizzazione a cui parteciperà il fondo Atlante bis che dovrebbe raccogliere fino a 5 miliardi di euro entro l'8 agosto. Inoltre, il trasferimento degli Npl sarà affiancato da un prestito ponte che tamponerà le perdite della banca fino al varo dell'aumento di capitale da 5 miliardi di euro atteso entro fine anno.

«È andato tutto bene», ha commentato il consigliere, Fiorella Bianchi, al termine del cda. Da parte sua invece un altro componente del consiglio Antonino Turicchi ha spiegato che il piano Passera è stato bocciato visto che quello di Viola era da ritenersi più solido. «Abbiamo esaminato tutto ma c'era un altro piano, quello approvato poi dalla Bce, solido».

Proprio alla luce del piano alternativo, la Consob ha acceso un faro sul flusso informativo e sull'andamento dei prezzi in Borsa del titolo dove nella seduta ha guadagnato il 6,2% riportando la capitalizzazione sopra la soglia dei 900 milioni di euro.

Tra le altre sorprese della giornata anche i conti. La banca ha annunciato infatti di aver chiuso il semestre con un utile netto sopra le attese del mercato a 302 milioni. Il risultato ha beneficiato soprattutto del «provento fiscale di 134 milioni di euro, relativo al trattamento fiscale di talune componenti reddituali connesse all'operazione Alexandria contabilizzato nel secondo trimestre». Inoltre, nel corso dei sei mesi si è ridotta di 1,5 miliardi l'esposizione sui crediti deteriorati lordi. Nel secondo trimestre il calo è stato di 1,9 miliardi grazie alle dinamiche della gestione del credito che confermano il positivo trend dei precedenti trimestri.

«Il Governo prende atto con grande soddisfazione dell'operazione lanciata oggi da Mps. Si tratta di una operazione di mercato che consentirà di rafforzare la posizione patrimoniale della banca e di liberarla completamente dai crediti in sofferenza». È il commento del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. «L'operazione permetterà inoltre alla banca di sviluppare un solido piano industriale grazie al quale aumenterà il sostegno all'economia reale attraverso l'erogazione di credito a famiglie e imprese».

A Piazza Affari oggi è stata una giornata di forti acquisti sulle banche in attesa degli esiti degli stress test europei: la migliore è stata proprio Monte dei Paschi, salita del 6,2% a 0,3 euro, seguita da Unicredit (+5,8%), Bper (+5,4%) e Mediobanca (+4,7%). Bene anche Intesa, cresciuta del 3,5% finale. A trainare il listino di Milano, il migliore della seduta in Europa, anche Generali dopo i conti: il titolo del Leone è salito del 7,1% finale a 11,78 euro.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA