Pensioni, busta arancione: partono le prime lettere

Pensioni, busta arancione: partono le prime lettere
Lunedì 18 Aprile 2016, 12:27 - Ultimo agg. 12:30
2 Minuti di Lettura
Dopo una lunga serie di rinvii, finalmente la cosiddetta “busta arancione”, l'estratto Inps contenente tutte le informazioni sulla nostra pensione futura, sta per essere recapitata nelle cassette postali degli italiani.

I primi invii, al ritmo di 150.000 al giorno, partiranno da metà della prossima settimana. La riceveranno 7 milioni di lavoratori del privato e 1,5 milioni del pubblico fino a oggi non ancora in possesso del pin dell'Inps o dello Spid, la chiave digitale unica per i servizi della pubblica amministrazione.

La busta arancione (mutuata dal modello svedese, primo Paese a scegliere proprio il colore arancione per questa iniziativa) serve per calcolare in anticipo l'assegno previdenziale e capire se, nel momento in cui andremo in pensione, riusciremo a mantenere lo stesso tenore di vita con il solo assegno previdenziale (cosa praticamente impossibile, soprattutto per chi avrà la base di calcolo con il solo metodo contributivo, ovvero tutti coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1996).

La busta conterrà quindi la posizione contributiva, una simulazione dell'importo della propria pensione futura e l'invito a richiedere il codice Spid.

Al momento le simulazioni dell'Inps sono basate su un tasso di crescita del pil nel lungo termine dell'1,5%, ovvero lo stesso indicato nelle stime della Ragioneria Generale dello Stato, e viene ipotizzata una carriera lavorativa senza interruzioni. Il collegamento con Pin o Spid consentirà il ricalcolo della propria pensione futura, con gli ulteriori parametri che verranno messi a disposizione dall'istituto, ovvero tassi di crescita del Pil anche inferiori all'1%.