Mps, la Bce: servono 8,8 miliardi. I dubbi della Germania sugli aiuti

Mps, la Bce: servono 8,8 miliardi. I dubbi della Germania sugli aiuti
di Luca Cifoni
Martedì 27 Dicembre 2016, 08:11 - Ultimo agg. 28 Dicembre, 07:53
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ROMA Da Bruxelles era arrivato un via libera di massima, o quanto meno la disponibilità a discutere su una base abbastanza condivisa. Ma il decreto legge con il quale il governo italiano si prepara a rilevare la maggioranza del Monte dei Paschi di Siena (e successivamente ad intervenire anche nel capitale di altri istituti) ha già suscitato più di una perplessità in Germania. Due le voci di peso che si sono fatte sentire nelle ultime ore: quella del presidente della Bundesbank Jens Weidmann, in un'intervista al quotidiano Bild e quella di Isabel Schnabel, componente del Consiglio di esperti economici, i cosiddetti cinque saggi. «Per le misure decise dal governo italiano le banche devono essere finanziariamente sane a livello core - ha fatto notare il numero uno della banca centrale tedesca - i fondi non possono essere usati per coprire le perdite che sono già previste». L'indicazione di Weidmann è quindi che «tutto questo deve essere attentamente esaminato» perché le regole europee «servono per tutelare i contribuenti e dare responsabilità agli investitori». E dunque «i fondi statali sono come ultime risorse».

LA LETTERA
Ancora più netta appare la posizione di Schnabel, espressa in un colloquio con l'Ansa. Premesso che «i problemi di Mps si protraggono da lungo tempo e le soluzioni sono state ritardate per troppo tempo» l'accademica tedesca si domanda se «una ricapitalizzazione precauzionale sia realmente appropriata». A suo avviso «le autorità di vigilanza dovrebbero verificare attentamente se Mps non debba essere liquidata gradualmente, in caso contrario, il denaro dei contribuenti potrebbe essere sprecato». In ogni caso «qualsiasi iniezione di denaro pubblico dovrebbe prevedere che il governo prenda il controllo e avvii una profonda ristrutturazione della banca». In generale, Schnabel ritiene che «un ampio clean-up del sistema bancario italiano è necessario e deve essere effettuata prontamente, le banche insolventi devono essere chiuse, le banche vitali devono essere ricapitalizzate».
Intanto secondo un'anticipazione del Sole24ore.com, il nuovo aumento di capitale in Mps potrebbe arrivare a quota 8,8 miliardi. Sarebbe questa la quantificazione contenuta in una lettera della Vigilanza Bce: 4,5 miliardi direttamente a carico dello Stato, gli altri 4,3 degli obbligazionisti, che però si vedrebbero rimborsare circa 2 miliardi destinati alla quota retail. Il decreto del governo prevede che l'intervento dello Stato vada a coprire il fabbisogno di capitale che emerge da uno stress test in uno scenario avverso: questo importo è ben più rilevante dei 5 miliardi che l'istituto senese non è riuscito a mettere insieme con capitali privati. In ogni caso prima del rafforzamento patrimoniale da parte del Tesoro dovrà essere messo a punto un nuovo piano, in sostituzione di quello che avrebbe dovuto accompagnare l'aumento di capitale privato. E visto il protrarsi dell'incertezza, è destinata ad essere prolungata la sospensione in Borsa dei titoli dell'istituto senese, decisa dalla Consob: potrebbe durare due-tre settimane.
 

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