Renzi: ridurre le tasse è giusto, continueremo a farlo

Renzi: ridurre le tasse è giusto, continueremo a farlo
Giovedì 18 Agosto 2016, 17:13 - Ultimo agg. 19 Agosto, 08:11
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«Cosa insegna la storia di Ryanair non solo in Abruzzo o Sardegna? Giù le tasse!». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

«Ridurre le tasse non è soltanto giusto, ma è anche un fatto di competitività. Lo dimostra in queste ore l'accordo con Ryanair, ma è solo uno dei tanti esempi che possiamo fare», continua su Facebook Renzi spiegando così il «perché da quando siamo al Governo lavoriamo per ridurre le tasse. Lo abbiamo fatto con gli 80 euro, con il JobsAct, con l'Irap costo del lavoro, con Imu e Irap agricola, con Imu e Tasi sulla prima casa, con il superammortamento. Continueremo con la prossima legge di stabilità».

«Qualche settimana fa - ricorda Renzi - avevo ufficialmente promesso ai presidenti di Abruzzo e Sardegna che avremmo evitato l'aumento delle tariffe aeroportuali decise da altri negli anni passati. Abbiamo mantenuto la promessa e il ministro Delrio ha presentato ieri insieme a Michael O'Leary il miliardo di investimenti di Ryanair in Italia, non solo ad Alghero o a Pescara. Ecco perché da quando siamo al Governo lavoriamo per ridurre le tasse. Lo abbiamo fatto con gli 80 euro, con il JobsAct, con l'Irap costo del lavoro, con IMU e Irap agricola, con Imu e Tasi sulla prima casa, con il superammortamento. Continueremo con la prossima legge di stabilità».

«L'ultima volta che una tassa è stata alzata in Italia è stata l'Iva nell'ottobre 2013 da un governo precedente. Adesso la musica è cambiata e contemporaneamente abbiamo battuto tutti i record di incassi dalla lotta contro l'evasione (quasi 15 miliardi nel 2015)». «Leggo tante critiche sulle nostre misure di politica economica», prosegue il premier che però rivendica: «Per l'Italia di oggi non conosco una ricetta migliore di abbassare le tasse e continuare con le riforme strutturali. Per rendere questo Paese finalmente più semplice e più giusto. E per dare a chi vuole investire - come ha fatto Ryanair - le condizioni di farlo. Viva l'Italia».

«Matteo Renzi colto, poco dopo ferragosto, dal più classico dei colpi di sole. A sentire il presidente del Consiglio l'attuale governo avrebbe adoperato il taglio delle tasse più sostanziale della storia. Vittima della sua stessa annuncite, Renzi ha perso il senso della realtà, e della ragione. Qualcuno lo aiuti», replica in una nota il presidente dei deputati di Fi, Renato Brunetta. «Le sue parole si scontrano, ormai sempre più spesso - prosegue Brunetta - con l'incontrovertibilità dei numeri. La pressione fiscale, con Renzi al governo è tornata a livelli record. Altro che diminuzione. Dovrebbe solo vergognarsi. Non solo da quando è al governo Renzi non ha abbassato le tasse ma, come si evince dai documenti di finanza pubblica, elaborati, approvati e pubblicati dallo stesso governo, la pressione fiscale generale nel nostro Paese - tenendo conto delle clausole di salvaguardia, che sono Legge e il governo ha disinnescato solo a parole - è aumentata: dal 43,4% del 2014 al 43,7% del 2015, al 44,2% del 2016 (record storico)». «Renzi - conclude - è un imbroglione politico, gli italiani ormai l'hanno capito: lo cacceranno, con il "no" al referendum, da Palazzo Chigi».

 

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