Fmi taglia le stime di crescita italiane: pil +0,7% nel 2017

Fmi taglia le stime di crescita italiane: pil +0,7% nel 2017
Lunedì 16 Gennaio 2017, 16:20 - Ultimo agg. 17 Gennaio, 09:30
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Il Fmi lima le stime di crescita per l'Italia per il 2017 e il 2018. Il pil crescerà quest'anno dello 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre. Nel 2018 la crescita sarà dello 0,8%, 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti stime. Lo afferma il Fmi aggiornando il World Economic Outlook. Nel 2016 l'economia italiana è cresciuta dello 0,9%.

L'ex premier Matteo Renzi ha fatto molte riforme strutturali «molto importanti» e positive per l'Italia, ma molto resta da fare, afferma il capo economista del Fmi, Maurice Obstfeld, sottolineando che le riforme approvate vanno attuate.

In Italia «si può fare di più» sulle banche, «c'è spazio per agire», continua Obstfeld, sottolineando che è stata approvata un'importane riforma per consolidare il sistema e affrontare il nodo dei crediti deteriorarti e «ora deve essere attuata».

Il Fmi conferma invece le stime di crescita mondiali per il 2016 e il 2017. Il pil globale crescerà quest'anno del 3,4%, per accelerare nel 2018 a +3,6%. Lo afferma il Fmi, rivedendo al rialzo le stime per le economie avanzate, che cresceranno quest'anno dell'1,9%, 0,1 punti percentuali in più rispetto alle stime precedenti, e nel 2018 del 2,0%, +0,2 punti percentuali.

Riviste poi al rialzo le stime di crescita degli Stati Uniti e dell'Area euro nel 2017. L'economia americana si espanderà quest'anno del 2,3%, 0,1 punit percentuali in più rispetto alle stime di ottobre. Per il 2018 la crescita è stimata a +2,5%, 0,4 punti percentuali in più rispetto alle previsioni precedenti. L'Area euro crescerà quest'anno dell'1,6%, +0,1 punti in più rispetto alle stime di ottobre. Invariata a +1,6% la crescita per il 2018.

In Europa, i termini dell'uscita della Gran Bretagna dall'Area euro non sono ancora stati definiti e il fitto calendario di elezioni nazionali» potrebbe avere «ripercussioni economiche avverse, nel breve e nel lungo termine», osservq quindi il capo economista del Fondo, raccomandando la necessità di un approccio basato su tre pilastri: le politiche di bilancio e strutturali e la politica monetaria.

Il Fmi infine avverte: sulle politiche dell'amministrazione Donald Trump c'è ancora incertezza e questo potrebbe pesare sulle stime di crescita. Nel caso gli stimoli all'economia, che il presidente eletto ha assicurato, si mostrassero più sostenuti delle attese, la crescita globale potrebbe accelerare. Rischi negativi sulla crescita potrebbero invece arrivare dal protezionismo.
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