Guida a tutte le agevolazioni
fiscali per acquisto prima casa

Guida a tutte le agevolazioni fiscali per acquisto prima casa
di Vincenzo Malatesta
Lunedì 24 Aprile 2017, 10:10 - Ultimo agg. 10:47
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L'immobile deve trovarsi nel luogo di residenza. Oppure nel Comune in cui si lavora, con dichiarazione nel rogito

Chi lavora nel Comune in cui si trova l’immobile acquistato può ottenere l’agevolazione prima casa dichiarandolo nel rogito: parola del Governo. A parlare è il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta che alla Camera risponde al question time in commissione Finanze, citando l’orientamento dell’Agenzia delle entrate. L’amministrazione finanziaria, intanto, fa il punto sulle agevolazioni per la casa con una circolare ad hoc in vista delle dichiarazioni fiscali.
 
Liquidazione e controlli

In base al regolamento sull’imposta di registro il beneficio fiscale si ottiene trasferendo la residenza entro diciotto mesi dall’acquisto nel Comune dove risulta ubicato l’appartamento (che non deve essere di lusso, altrimenti niente bonus). Il confronto a Montecitorio prende le mosse da un provvedimento della Cassazione, intervenuta sugli sconti fiscali contenuti nella tariffa parte prima, nota II bis, del dpr 131/86, che ha fatto scattare il quesito posto dai deputati Carla Ruocco e Daniele Pesco (M5S). Con l’ordinanza 3457/16 la Suprema corte dichiara decaduto dal beneficio il contribuente che nell’atto di compravendita non dichiara di voler utilizzare l’abitazione nel luogo di lavoro diverso dal Comune di residenza. Ora il sottosegretario ricorda che l’unico obbligo previsto in modo esplicito dalla normativa è quello di trasferire la residenza. Ma attenzione: al di là del dato testuale, fa sapere l’Agenzia delle entrate, la circostanza di svolgere l’attività lavorativa nel Comune dove si trova l’appartamento va comunque evidenziata nel rogito: così il notaio può procedere all'autoliquidazione dell’imposta di registro con le agevolazioni prima casa e l’amministrazione compiere le verifiche. E se qualcuno non riesce a trasferire la residenza nei diciotto mesi previsti può sempre rettificare la dichiarazione, specificando che lavora nel luogo dove è ubicato l’immobile evitando la decadenza dal beneficio fiscale. In tal caso, però, serve un nuovo atto ad hoc davanti al notaio con le stesse formalità del precedente.
 
Benefici sui costi

È la stessa amministrazione finanziaria a riepilogare le altre agevolazioni legate agli immobili. Chi paga il mutuo per l’acquisto della prima casa ha diritto a una detrazione dall’Irpef lorda pari al 19 per cento su interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione corrisposti. Idem vale sui compensi versati per l’attività di mediazione nell’acquisto dell’abitazione principale sotto i mille euro l’anno, a patto che l’importo sia indicato nell’atto di trasferimento. In misura uguale è il beneficio per il leasing prima casa riconosciuto su canoni e oneri accessori e anche sul costo di acquisto per chi esercita l’opzione finale, compresa l’ipotesi dell’immobile da costruire: la condizione è che chi paga non sia titolare di diritti di proprietà, pure in solo in quota, su immobili a destinazione abitativa.
 
Dieci rate

Si attesta al 50 per cento la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio realizzati su parti comuni di fabbricati e su singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, con relative pertinenze. L’agevolazione sale al 65 per cento delle spese fino a un massimo di 96 mila euro per l’adozione di misure antisismiche su costruzioni che si trovano in zone ad alta pericolosità (livello 1 e 2). E vale per l’abitazione principale e per le attività produttive. Il bonus è ripartito in dieci rate annuali di pari importo. C’è poi l’ecobonus 2017: le agevolazioni sono estese anche ai condomini fino al 75 per cento dell’importo sostenuto per le spese di ristrutturazione. Le soglie massime? 60 mila euro per l’installazione pannelli solari per la produzione di acqua calda, per cappotti, finestre, tetti e pavimenti con bassa trasmissione termica e per l’acquisto e posa in opera di schermature solari; 30 mila per la sostituzione di impianti di riscaldamento con uno dotato di caldaia a condensazione e per l’acquisto e posa in opera impianti climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
 
 
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