Mutui, indagine sul costo del denaro: stangata in Italia rispetto a Francia, Svizzera e Germania

Mutui, indagine sul costo del denaro: stangata in Italia rispetto a Francia, Svizzera e Germania
Martedì 26 Settembre 2017, 12:08
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In Italia i mutui per la casa costano più che in Svizzera, Francia e Germania, ma decisamente meno che nel Regno Unito e in Grecia. Sono questi alcuni dei risultati emersi dall'analisi condotta daFacile.it e Mutui.it sui tassi di interesse applicati dalle banche in 14 nazioni diverse. Non solo Europa, ma anche Asia, America e Africa nell'indagine dei portali che ha evidenziato come in Russia, Uganda e Nigeria si arrivi addirittura a tassi con doppia cifra, così come era nell'Italia degli anni 70.

Per tutte le nazioni la simulazione è stata compiuta considerando un immobile di valore pari a 180.000 euro, una richiesta di mutuo di 120.000 euro ed un piano di restituzione ventennale. In Italia questo finanziamento oggi è indicizzato con Taeg compresi fra 1,03% ed 1,10% se a tasso variabile e fra 2,01% e 2,08% se a tasso fisso. Nel vecchio continente va meglio solo ai tedeschi e ai francesi (che per il tasso fisso si vedono applicare, rispettivamente Taeg all’1,70% e 1,87%) e, soprattutto, agli svizzeri; al di là delle Alpi chi decide di comprare casa col mutuo dovrà considerare un tasso dell’1,65% se sceglierà il tasso fisso e appena dello 0,65% se opterà per il variabile.

Se in Spagna i tassi non sono troppo lontani da quelli italiani (fra 1,85% e 2,10% se fisso; fra 0,80% ed 1,20% se a tasso variabile), va decisamente peggio a chi la casa vuole comprarla nel Regno Unito o in Grecia. In UK le banche applicano al momento indici pari al 4,20% se a tasso fisso e al 3,30% se a tasso variabile; se si guarda ad Atene, invece, i tassi applicati per i mutui salgono ancora, arrivando al 3,62% nel caso del variabile e al 5,50% per un fisso. 

«I tassi nell’area Euro restano abbastanza allineati tra di loro visto che tutti i paesi utilizzano gli stessi indici di riferimento (Irs e Euribor)», spiega Ivano Cresto, responsabile business unit mutui di Facile.it «Un discorso diverso vale invece per il Regno Unito, dove i mutui, non essendo denominati in Euro, hanno dinamiche slegate da quelle del resto di Europa.».
 
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