Pasta e riso made in Italy
Ora ce lo dice l'etichetta

Giovedì 15 Febbraio 2018, 10:58
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Pasta e riso made in Italy: scatta l'obbligo di indicazione sull'etichetta dell'origine della materia prima. Al via la sperimentazione per due anni, prevista dai decreti firmati dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che consentono ai consumatori di conoscere il luogo di coltivazione del grano e del riso. Per Martina "proteggere il made in Italy significa puntare sulla massima trasparenza delle informazioni in etichetta ai cittadini. E' un passo avanti che va migliorato, a partire dall'indicazione obbligatoria e non facoltativa dell'origine delle materie prime. Stiamo lavorando per una proposta - aggiunge il ministro - che trovi il supporto della nostra filiera e di altri Paesi europei a partire dalla Francia. Se non cambierà la proposta siamo pronti a dare voto negativo nel comitato che è chiamato a esprimersi a Bruxelles". "Importante partenza oggi dell'obbligo di indicazione dell'origine della materia prima in etichetta per il riso e per la pasta - commenta Calenda -. E' una buona notizia per agricoltori, aziende e consumatori. L'industria italiana deve giocare in attacco la partita della qualità e della trasparenza. Su questi valori si fonderà sempre di più la competitività del made in Italy".
"Oggi mettiamo fine all'inganno dei prodotti importati, spacciati per nazionali, in una situazione in cui un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero, come un pacco di riso su quattro, senza che questo finora fosse indicato in etichetta", osserva Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti che ha organizzato a Roma il Pasta Day in occasione dell'entrata in vigore dei due decreti interministeriali a 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che cade oggi per il riso e domani 14 febbraio per la pasta.
''I pastai italiani sono pronti: ci siamo già adeguati a questo regolamento nazionale, come sempre fatto per ogni normativa che interessa i nostri associati, arrivando anche in anticipo rispetto alla data prevista, tanto che pacchi di pasta con la nuova etichetta sono già presenti in scaffale da alcune settimane'', assicura Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta).
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