Anticipo sulle pensioni, Nannicini: "Costerà tra 50 e 60 euro al mese"

Il Sottosegretario Nannicini
Il Sottosegretario Nannicini
di A.P.
Domenica 11 Settembre 2016, 15:39 - Ultimo agg. 22:18
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L'anticipo pensionistico non costerà nulla ai disoccupati o ai lavoratori in condizioni disagiate, mentre oscillerà tra i 50 e i 60 euro al mese per 20 anni, per chi percepisce una pensione di 1.000 euro, e lo chiederà per un anno.

È la cifra fornita dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, intervistato da Presadiretta, in onda domani su Rai3. «Se un pensionato ha 1.000 euro al mese ed è meritevole di tutela, - spiega - è disoccupato senza ammortizzatori sociali, fa lavori rischiosi, pesanti, faticosi, è in condizioni soggettive di bisogno perché magari ha a casa un disabile da assistere, in tutti questi casi il costo è zero. Per chi lavora, un anno di anticipo gli costerà una cifra da 50 a 60 euro al mese per 20 anni mentre tre anni di anticipo costeranno dai 150 a 200 euro al mese».

«Il prestito sarà erogato da una banca che poi lo girerà all'Inps», spiega. «Coinvolgere il sistema bancario è stata l'unica strada percorribile» perché le altre strade sarebbero costate allo Stato 7 e 10 miliardi. Con l'anticipo pensionistico, prosegue Nannicini, «non si rischia niente, non ci sono garanzie che richiede l'Ape. Non si rischia l'auto, non si rischia l'immobile, gli eredi non rischiano di vedere qualcosa che ricade sulla pensione di riversibilità perché tutto sarà coperto da un' assicurazione».

«Gli interessi e l'assicurazione saranno pagati da chi richiede l'Ape - continua - non ci sono rischi reali, ma ci sono costi finanziari. Poi ci sarà una platea importante di agevolati che riceveranno un bonus fiscale e questo coprirà non solo gli interessi e l'assicurazione, ma anche il capitale anticipato se sei particolarmente meritevole di tutela, in condizioni di bisogno e hai un reddito basso»

Camusso: proposta ingiusta. La proposta del sottosegretario Nannicini sull'anticipo pensionistico non convince la leader della Cgil Susanna Camusso perchè «è ingiusta». «Il sottosegretario ha detto che l'Ape costa - ha osservato a margine della festa della Fiom di Torino - e questo è un problema». «Noi abbiamo sempre detto che questo sistema non ci convince», ha aggiunto la segretaria della Cgil, a Torino per chiedere la festa della Fiom nel capannone ex Dai di Mirafiori.
Per la Camusso, infatti, «la sostenibilità' non è un concetto astratto. Bisogna prima di tutto ragionare sulla sostenibilità sociale e questo vuol dire prima di tutto dare risposte a chi non ce la fa».
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