Pos, ridotte le commissioni interbancarie: multe a chi non accetterà i pagamenti

Pos, ridotte le commissioni interbancarie: multe a chi non accetterà i pagamenti
di Umberto Mancini
Martedì 12 Dicembre 2017, 10:09
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Multa in arrivo per chi non accetta il bancomat per i pagamenti. Dopo il varo del decreto di recepimento della direttiva Ue sui servizi di pagamento da parte del Consiglio dei ministri, ora spetta al Tesoro compiere l'ultimo passo per avviare la rivoluzione. Ovvero per sdoganare la norma che impone una sanzione fino a 30 euro per chi rifiuta di accettare pagamenti con la moneta elettronica. Si tratta di un atto decisivo - spiega Sergio Boccadutri, responsabile Innovazione Pd e promotore dell'iniziativa - che consente di far decidere al consumatore il mezzo di pagamento preferito. A frenare sul provvedimento c'è però la Confcommercio, nettamente contraria alle sanzioni. Ieri il varo della direttiva PSD2 sulle commissioni interbancarie, ha introdotto novità importanti sul fronte della concorrenza e della tutela dei consumatori. Nel dettaglio, il tetto alle commissioni interbancarie passa infatti da una media dello 0,5% al tetto di 0,2% sulle carte di debito, e da una media dello 0,7% al tetto di 0,3% sulle carte di credito. Si tratta di un risparmio calcolato per i commercianti a livello europeo di 10 miliardi di euro spiega ancora Boccadutri ma soprattutto è da considerare che prima le commissioni interbancarie erano modificabili dai circuiti, mentre con l'introduzione del tetto ci sarà trasparenza e uniformità, con effetti positivi sulla concorrenza.
 
Poi ci sono le misure a favore dei consumatori. : «Parliamo della potenziale perdita per i pagamenti non autorizzati di un massimo di 50 euro (prima era 150), ma solo se la banca dimostra il concorso di colpa del consumatore - dice l'esponente del Pd - ovviamente se la banca dimostra che il pagamento era autorizzato la franchigia non c'è e il consumatore paga tutto. Inoltre aggiunge i tempi di rimborso per i pagamenti non autorizzati si riducono a un giorno, termine uniforme per tutti. Viene introdotta maggiore sicurezza alle transazioni con regole tecniche rafforzate per evitare frodi. Recepita la direttiva, il Tesoro non ha più alibi e può dare il via libera al le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con carta: 30 euro per ogni transazione rifiutata.

Di fatto l'obbligo di utilizzare il Pos per tutti o quasi gli esercenti e per una buona fetta di professionisti è già stato introdotto dalla Finanziaria 2016, ma poi non è mai stato declinato in concreto. Sopratutto le sanzioni - anche se minime - sono sempre rimaste sulla carta. Consentendo così ai «furbetti dello scontrino» - di farla franca. «Se il Tesoro darà il via libera - incalza Boccadutri - si volterà davvero pagina e ci sarà più trasparenza ed equità nel nostro sistema fiscale». Insomma, non ci sono più ostacoli perché da un lato si riducono le commissioni interbancarie per circa 10 miliardi e, dall'altro, i consumatori non sentiranno più scuse per non accettare la carta. Dagli ultimi incontri al ministero risulta che la platea chiamata ad utilizzare il Pos sarà molto ampia: dagli elettricisti agli idraulici, dai dentisti ai ristoratori agli esercenti di negozi e bar.
 
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