Bancomat pagato dallo Stato per famiglie in crisi: bonus fino a 490 euro al mese

Bancomat pagato dallo Stato per famiglie in crisi: bonus fino a 490 euro al mese
di Cinzia Peluso
Mercoledì 30 Agosto 2017, 11:04 - Ultimo agg. 11:05
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Per i poveri arriva il bancomat pagato dallo Stato. E anche un consulente pubblico personale per trovare lavoro. Sarà tutto questo il Rei, il Reddito d'inclusione, che ieri ha ricevuto il battesimo ufficiale dal governo con un decreto legislativo. Dal primo gennaio del 2018 (anche se la domanda si potrà fare dal primo dicembre) sarà possibile quindi ottenere un sostegno mensile variabile tra i 190 e i 490 euro, che sarà erogato tramite un'apposita Carta. Ma, a condizione che chi lo riceva non solo dimostri di essere in condizioni di indigenza (Isee non superiore a 6.000 euro) ma aderisca ad un progetto, appunto, di «inclusione» sociale e lavorativa, come dice il nome, che punti sull'«affrancamento dalla condizione di povertà». Secondo le stime del governo la platea dei beneficiari è di 1,8 milioni di persone in 400.000 famiglie. E le risorse destinate all'aiuto sono due miliardi a regime. 

Il sostegno rientra, in un piano di riorganizzazione delle misure per il contrasto alla povertà. Sostituisce, infatti, sia il Sostegno all'inclusione attiva (Sia), sia l'Asdi, l'Assegno di disoccupazione. Il premier Paolo Gentiloni, sottolinea su Twitter questo «impegno di governo e parlamento contro la povertà». «Per la prima volta il nostro Paese ha uno strumento permanente di contrasto alla povertà», evidenzia il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Questo decreto rappresenta anche l'avvio della rete nazionale per l'inclusione e la protezione sociale come infrastruttura stabile per la collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni sociali». Critici invece i Cinquestelle che rilanciano la propria proposta sul reddito di cittadinanza e definiscono «fallimentare» il Rei. Mentre il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta parla di «un pannicello caldo».

Per ottenere il Rei bisogna avere un valore dell'Isee non superiore a 6 mila euro. La seconda condizione è il patrimonio, che non può superare i 20 mila euro, esclusa l'eventuale prima casa. Le priorità? Famiglie con figli minorenni o disabili, donne in gravidanza e disoccupati ultra-cinquantenni. Sarà a queste categorie che il Rei sarà concesso in via principale. Si potrà lavorare e contemporaneamente ricevere il sussidio, a patto di rispettare i requisiti Isee. Il beneficio può raggiungere i 190 euro per una persona sola e quasi 490 euro per un nucleo di 5 o più persone.

La domanda si potrà presentare a partire dal prossimo primo dicembre, consegnando all'Inps una dichiarazione Isee precompilata. Ci saranno desk dedicati nei Comuni e pratiche veloci, in modo da ottenere il via libera, se saranno dimostrati i requisiti per l'accesso, entro 20 giorni.

Una volta ottenuto, il Rei si riceverà per un massimo di 18 mesi. Sarà pagato con una carta elettronica, la Carta Rei, che somiglia a una prepagata. Ma la novità è che questa carta potrà essere usata, per metà dell'importo, anche per fare prelievi di contanti. E chi lo riceve dovrebbe ottenere anche un supporto per mettere in atto «un progetto personalizzato volto al superamento della condizione di povertà.
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