Sicurezza e salute sul lavoro:
in Campania 23,6 mln in arrivo

Federica Brancaccio
Federica Brancaccio
Martedì 20 Febbraio 2018, 23:29
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Un importo pari a 23,6 milioni di euro per la sicurezza e la salute sul lavoro. E' la quota destinata alla Campania dal Bando Isi 2017 presentato durante il seminario "Finanziamenti Inail alle imprese e andamento infortuni e malattie professionali" organizzato dalla Direzione regionale dell'Inail e dall'Acen (Associazione costruttori edili Napoli), in collaborazione con l'Ance Campania. "Con l'ottava edizione del bando si allarga la platea dei destinatari di risorse Inail – ha rivelato Daniele Leone, direttore regionale dell'Inail – per progetti che mirano alla prevenzione, alla riduzione del rischio e, più in generale, a innalzare gli standard di sicurezza e di salute sui luoghi di lavoro. Cinque gli assi di finanziamento con l'apertura, da quest'anno, alle Pmi che operano in specifici settori".

"I dati consultivi sono confortanti per la regione – ha spiegato la direttrice dell'Ufficio programmazione e attività istituzionali di Inail Campania Adele Pomponio – perché in controtendenza con il dato Italia". Nel periodo 2012-2015, infatti, la Campania registra un calo degli "infortuni mortali accertati" nelle costruzioni del 10,68% contro l'aumento nazionale, nello stesso periodo di riferimento, del 21,18%. "In Campania – ha continuato Pomponio – si riducono anche gli incidenti sul lavoro, con un meno 11,09% nel periodo che va dal 2012 al 2016".

"Siamo promotori di un’economia sana, di lavoro regolare, quindi di investimenti in sicurezza – ha aggiunto il presidente dell'Acen, Federica Brancaccio – ma sono ancora troppe le elusioni, il lavoro grigio e il lavoro nero. Per questo abbiamo chiesto al prefetto di Napoli di avviare un 'tavolo tecnico stabile' sulla sicurezza sul lavoro in edilizia per un confronto tra la nostra associazione, il sindacato, gli enti paritetici di settore, le forze dell'ordine, gli enti previdenziali e assicurativi e gli enti locali per correggere la stortura che vede l'edilizia, settore in cui il ricorso al lavoro nero e grigio è particolarmente diffuso".

D'accordo il prefetto Carmela Pagano: "Una rete istituzionale, con gli operatori del settore, è assolutamente fondamentale perché sono molteplici i profili della legalità da tutelare. Innanzitutto la sicurezza sul lavoro e l'integrità dei lavoratori, che non possono essere tutelate adeguatamente in un contesto di lavoro irregolare. Poi c'è il profilo di integrità erariale e contributiva. Infine, coinvolgendo tutti gli attori sociali, va rafforzato il sistema di difesa rispetto all'infiltrazione della criminalità nell'economia legale".
L'assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri ha sottolineato "il ruolo fondamentale della Regione per diffondere la cultura della sicurezza, con i progetti di alternanza scuola-lavoro e con la recente approvazione di una delibera regionale che dà la possibilità ai dipendenti di oltre 300 Comuni che hanno meno di 5mila abitanti di partecipare gratuitamente a progetti di formazione realizzati ad hoc".
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