Ferguson, agente non incriminato: scoppia il caos, auto e palazzi incendiati. Un agente ferito e 61 arresti

Ferguson, agente non incriminato: scoppia il caos, auto e palazzi incendiati. Un agente ferito e 61 arresti
Martedì 25 Novembre 2014, 08:08 - Ultimo agg. 26 Novembre, 09:20
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Niente incriminazione per Darren Wilson. Il Gran giurì ha deciso che non ci sono prove sufficienti per rinviare a giudizio il poliziotto che il 9 agosto sparò e uccise il 18enne nero Mike Brown a Ferguson, nel Missouri.

E nella città esplode la violenza razziale, nonostante i ripetuti appelli da più parti a manifestare pacificamente, anche dal presidente americano Barack Obama. La decisione dei 12 giurati (9 uomini e 5 donne, tre neri e 9 bianchi) è stata raggiunta nel pomeriggio, dopo settimane di deliberazioni, ma l'annuncio è arrivato solo in tarda serata. Fatto questo che ha scatenato le polemiche contro il pubblico ministero, Robert McCulloch. «È stata fatta un'indagine completa», ha detto il pm, sottolineando che sono state seguite tutte le procedure. Il Gran giurì ha deciso dopo aver ascoltato oltre 60 testimoni, esaminato i referti delle autopsia, la deposizione dello stesso agente e vagliato ogni possibile elemento. Inoltre, secondo quanto detto dal pm, molte delle testimonianze si sarebbero rivelate contraddittorie rispetto alle versioni iniziali.

McCulloch ha poi criticato i media sostenendo che hanno contribuito a diffondere informazioni non verificate.

La famiglia Brown è distrutta e si affida al loro avvocato per comunicare la delusione. «Siamo profondamente delusi per il fatto che l'assassino di nostro figlio non dovrà rispondere delle sue azioni», si leggeva nel comunicato diffuso ieri. «È stato un procedimento assolutamente ingiusto, al quale ci opponiamo ad alta voce», ha detto in conferenza stampa oggi il loro legale Benjamin Crump.

A fianco del papà e della mamma del 18enne nero ucciso, l'avvocato ha accusato il Pm di essere «in una relazione simbiotica con la polizia». Informato della decisione del Gran giurì, Obama si è rivolto ai cittadini di Ferguson e alla nazione intera in un discorso in diretta. «Gli Usa sono un Paese basato sullo Stato di diritto e dobbiamo accettare il fatto che questa è stata una decisione del Gran Giurì», ha detto il presidente, esortando ancora una volta i manifestanti a protestare pacificamente. Poi ha sottolineato che quella di Ferguson è «una questione che riguarda tutta l'America». «È necessario - ha detto - riconoscere come la situazione di Ferguson parla all'intero Paese e mostra le più ampie sfide che noi ancora affrontiamo come nazione».

Il ministro della Giustizia, Eric Holder, ha annunciato che «il dipartimento va avanti con la propria inchiesta sull'uccisione di Brown» per accertare se ci sia stata una eventuale violazione dei diritti civili. «L'indagine federale è stata indipendente da quella locale fin dall'inizio e rimarrà così anche ora», ha detto Holder. «Anche in questa fase matura delle indagini abbiamo evitato di pregiudicare qualsiasi delle prove. L'agente Wilson potrebbe in ogni caso dover affrontare una causa civile nel caso i genitori di Brown decidessero di procedere, oltre a un'azione disciplinare.

«Mi dispiace molto, per la perdita di una vita, ma ho fatto semplicemente il mio lavoro». Così l'agente Wilson nella prima intervista alla ABC News, di cui sono state rese note alcune anticipazioni, dopo la decisione del Gran giurì.

La protesta a Ferguson per la mancata incriminazione è proseguita fino alle prime ore del mattino. Il bilancio è di 61 arresti in città e altri 21 a St. Louis. I manifestanti hanno incendiato auto e diversi palazzi, e saccheggiato alcuni negozi, mentre la Guardia nazionale convocato dal governatore del Missouri, Jay Nixon, si è limitata a proteggere gli edifici »critici«. Per disperdere la folla, gli agenti in tenuta antisommossa hanno usato i lacrimogeni. L'ondata di indignazione si è estesa nelle principali città americane dove decine di migliaia di persone - afroamericani, ispanici, asiatici, ma anche moltissimi bianchi - hanno manifestato per tutta la notte.

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